Esplorazione spaziale: nuovo viaggio al centro della Terra

L'ultima avventura di addestramento dell'ESA fornirà ad un equipaggio internazionale le tecniche per esplorare terreni finora inesplorati sulla luna e su Marte
MeteoWeb

Sei astronauti, cinque agenzie spaziali e un nuovo inizio nei mondi sotterranei per prepararsi a vivere su altri pianeti. L’ultima avventura di addestramento dell’ESA fornirà ad un equipaggio internazionale le tecniche per esplorare terreni finora inesplorati sulla luna e su Marte, questa volta con particolare attenzione alla ricerca dell’acqua.

Il corso di addestramento CAVES porta gli astronauti nel cuore della Terra per migliorare le loro capacità di comunicazione, risoluzione dei problemi e lavoro di squadra.

Dopo una settimana di preparativi sopra e sotto il suolo, i ‘grottonauti’ saranno pronti per esplorare una grotta in Slovenia dove vivranno e lavoreranno per sei giorni.

“Fa tutto parte di una simulazione, ma l’esperienza è la cosa che più si avvicina, su questo pianeta, alle limitazioni ambientali, psicologiche e logistiche di una missione nello spazio”, spiega Loredana Bessone, ideatrice del corso.

“L’addestramento comprende scienza reale, operazioni reali e veri astronauti, insieme ai migliori speleologi sul campo”, aggiunge la Bessone.

I sei ‘grottonauti’ della sesta edizione di CAVES sono l’astronauta dell’ESA Alexander Gerst, gli astronauti NASA Joe Acaba e Jeanette Epps, il cosmonauta russo Nicolai Chub, il canadese Josh Kutryk ed il giapponese Takuya Onishi.

“Questa nuova avventura di speleologia spaziale li aiuta ad imparare gli uni dagli altri, da loro stessi e dalla grotta – che ti rende umile con i suoi spazi chiusi e l’oscurità”, aggiunge il direttore tecnico del corso Francesco Sauro.

L’addestramento inizia oggi, ed i ‘grottonauti’ cominceranno la loro discesa nel buio per allestire un campo base il 20 settembre.

Supportati da una squadra di istruttori e personale di sicurezza, i sei esploratori prenderanno le proprie decisioni e lavoreranno autonomamente, isolati dal mondo esterno e affrontando il ritardo nelle comunicazioni.

Seguire l’acqua

L’esplorazione sotterranea significa seguire i flussi di aria e di acqua come rivelatori di nuovi sentieri da percorrere. L’equipaggio imparerà come rintracciare l’acqua – il principale collegamento con la vita sulla Terra ed una risorsa preziosa nell’esplorazione spaziale.

Le grotte sono normalmente create da corsi d’acqua. Per questa edizione l’ESA ha selezionato una grotta in un’area in cui i fiumi scorrono sotterranei. Per mantenere l’elemento esplorativo, gli astronauti stessi non ne conoscono l’esatta posizione.

Questa ingresso nel sottosuolo si chiama ‘Lepa Jama’ – che in sloveno significa ‘Bella Caverna’. “La grotta è un labirinto di passaggi per lo più inesplorati e ricca di specie autoctone”, spiega Francesco Sauro.

“Questa zona del Carso è una delle meraviglie naturali d’Europa e dove la speleologia è praticamente nata”, dice Franci Gabrovšek, professore all’Istituto di Ricerche Carsiche ZRC SAZU in Slovenia.

“La genesi delle grotte, il flusso misterioso delle acque sotterranee e la vita sotterranea pongono ancora numerose questioni scientifiche. Gli astronauti possono aiutarci a rispondere a queste domande”, aggiunge il professore.

Cosa c’è sotto – scienza e tecnologia

Inospitali e di difficile accesso, le grotte sono mondi quasi incontaminati e trappole ideali per prove scientifiche. Gli astronauti eseguiranno decine di esperimenti e saranno alla ricerca di segni di vita che si è adattata a condizioni estreme.

“Speriamo veramente di trovare ancora nuove specie”, dice Loredana Bessone mentre ricorda la scoperta del crostaceo Alpioniscus Sideralis durante la seconda edizione di CAVES nel 2012.

Monitorare la presenza di ‘microplastiche’ sarà parte del programma scientifico. Queste plastiche millimetriche possono finire nella catena alimentare e destare preoccupazione per l’ambiente e per la salute dell’uomo.

Gli astronauti utilizzeranno una versione aggiornata dell’Electronic Field Book. Questa piattaforma tutto-in-uno, facile da usare, permetterà loro di fornire registri scientifici e video mentre controllano le procedure e le schede di segnale su un tablet.

In superficie, la squadra di controllo missione traccerà in modo asincrono i loro progressi con una mappa 3D generata sull’app mentre esplorano la grotta. Gli scienziati possono geolocalizzare le osservazioni scientifiche degli astronauti abbinate alle immagini, ed inviare i loro commenti in grotta.

“Si tratta di scienza aumentata. Questa tecnologia consente all’equipaggio ed alle squadre a terra di risparmiare tempo, ed aiuta a migliorare il ritorno scientifico della missione”, aggiunge Loredana Bessone.

Mentre tutte le agenzie spaziali si preparano per l’esplorazione lunare, “l’ESA sta assumendo un ruolo guida nelle spedizioni nel sottosuolo per delineare le future missioni esplorando grotte lunari”, assicura. Idee su come rilevare, creare mappe ed esplorare le grotte sulla luna sono benvenute.

 

Condividi