Coronavirus, le news dal Mondo: Wuhan aggiorna a sorpresa il bilancio di contagi e decessi, gli USA pianificano il ritorno alla normalità

In Cina, la città di Wuhan, epicentro della pandemia del Coronavirus, ha rivisto a sorpresa i numeri di contagi e decessi
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Nel Mondo sono saliti a 2.158.594 i casi confermati di Coronavirus: è quanto emerge dal monitoraggio della Johns Hopkins University. Le vittime totali sono 144.243, le guarigioni 543.999.

In Cina, la città di Wuhan, epicentro della pandemia del Coronavirus, ha rivisto a sorpresa i numeri di contagi e decessi aumentandoli, rispettivamente, di 325 unità a 50.333 e di 1.290 unità a 3.869 totali.
Le autorità hanno spiegato in una nota, riportata dai media locali, che la “revisione è conforme a leggi e regolamenti, e al principio di essere responsabili verso la storia, le persone e i defunti“.

Per il quinto giorno consecutivo la Corea del Sud ha registrato meno di 30 nuovi casi di coronavirus: oggi, come ieri, conferma 22 nuovi casi. Quattordici dei 22 sono casi ‘importati’ e, riporta l’agenzia Yonhap, il totale dei casi ‘di ritorno’ sale a 983.
La Corea del Sud registra anche un’altra vittima: sale a 230 il nuovo bilancio dei morti con coronavirus.
Tra le principali preoccupazioni le persone risultate nuovamente positive: i dati diffusi ieri parlavano di almeno 141 casi. Secondo i Centri di controllo e prevenzione delle malattie, i casi di Coronavirus sono in totale 10.635 e sono 7.829 le persone guarite dopo aver contratto l’infezione.

Negli USA è stato registrato un nuovo record di decessi a causa del Coronavirus: secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University infatti nelle ultime 24 i morti negli USA sono stati quasi 33mila, con 4.491 decessi in più rispetto alla giornata precedente. L’American Centers for Disease Prevention and Control fornisce invece una cifra di deceduti lievemente inferiore: 31.071 morti nelle ultime 24 ore, di cui 4.141 “probabilmente” collegati al Coronavirus.
Nel frattempo il presidente Trump ha presentato le linee guida per tornare alla normalità: 3 fasi per riaprire l’America e far tornare a girare l’economia, rimandando ai governatori dei singoli Stati la decisione su quando aprire, rinunciando alla totale autorità decisionale che aveva rivendicato nei giorni scorsi. “La nostra squadra di esperti è d’accordo sul fatto che possiamo iniziare quello che è il nuovo fronte della nostra guerra che chiameremo “riaprire l’America”. Per tutelare la salute dei cittadini dobbiamo preservare la salute e il funzionamento della nostra economia“, ha affermato il presidente ribadendo che il picco è stato superato. “Ci sono 29 Stati in buona posizione per riaprire in tempi brevi“, “lascio ai governatori l’annuncio, lo saprete nei prossimi giorni“.
Il programma non prevede una tabella di marcia precisa, solo indicazioni. Per dare avvio alla prima fase gli Stati devono mostrare un trend di calo dei casi su un periodo di 14 giorni e soddisfare determinati criteri. La prima fase prevede il distanziamento sociale in pubblico, le scuole chiuse, vieta eventi o assembramenti, incoraggia il telelavoro. Nella seconda fase dovrebbero riprendere i viaggi non essenziali e riaprire le scuole mantenendo il distanziamento sociale. La terza fase è del ritorno alla normalità, anche con eventi sportivi con pubblico. Il passaggio da una fase all’altra sarà consentito solo se nei primi 14 giorni di applicazione delle norme non si registreranno aumenti di casi.

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