Coronavirus e riapertura delle scuole, Locatelli: “Un aumento di casi ci sarà, ma sarà contenuto e non dovremo spaventarci”

Coronavirus, Locatelli: "Sono certo che con l'impegno di tutti non solo la scuola riapre, ma si arriverà fino alla fine dell'anno"
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Non apriamo per richiudere“: è quanto ha affermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. “Le lezioni in presenza devono ricominciare. Tutto il Paese e lo Stato hanno profuso il massimo dello sforzo per garantire la sicurezza sia in termini di dotazioni (banchi separati, mascherine) sia per arrivare a protocolli condivisi per gestire al meglio eventuali casi di contagio. Senza contare l’attenzione massima per i trasporti che dovranno sostenere un numero elevatissimo di passeggeri tra studenti e operatori“.
Un problema così complesso richiede la partecipazione di tutti. Famiglie, studenti, docenti. Non si può pensare che la responsabilità sia demandata solo a chi decide. Sono certo che con l’impegno di tutti non solo la scuola riapre, ma si arriverà fino alla fine dell’anno. Qualche episodio di infezioni ci sarà, va messo in conto, ma gli alunni saranno resi consapevoli che essere responsabili nei comportamenti significa proteggere i familiari e anche i loro amati nonni. Un aumento di nuovi casi positivi ci sarà, ma contenuto e non dovremo spaventarci. Non siamo nella situazione dello scorso marzo. Ora siamo bene attrezzati e il quadro epidemiologico è migliore. Ogni giorno l’Italia può produrre 35 milioni di mascherine. Undici andranno alle scuole. Sono quelle chirurgiche, le più adatte e sicure“.

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