Coronavirus, la situazione migliora: in Valle d’Aosta la prima zona bianca, riapre tutto e stop al coprifuoco

Coronavirus, la situazione sta migliorando in tutt'Italia. La Valle d'Aosta verso la "zona bianca" da domenica, tutte le Regioni più importanti e popolose resteranno in "zona gialla"
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La Valle d’Aosta ha i numeri teorici (contagi, pressione sanitaria, terapie intensive) per passare in zona bianca. Sarebbe la prima regione in Italia. La decisione definitiva – che tiene conto anche di altri parametri – sarà presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, con ogni probabilità nella giornata di domani, venerdì 19 febbraio. La piccola regione alpina per la terza settimana consecutiva ha meno di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti. I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva. Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri), il coprifuoco oltre che l’efficacia del Dpcm che blocca lo sci amatoriale fino al 5 marzo.

Valle d’Aosta verso la zona bianca, il governatore Erik Lavevaz: “boccata d’ossigeno, ma non è traguardo stabile”

valle d'aostaLa zona bianca potrebbe essere una boccata d’ossigeno, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che non sarebbe un traguardo stabile: la discesa dei contagi si è già arrestata, e dobbiamo sapere che la zona bianca potrebbe durare anche solo una o due settimane“. Cosi’ il presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz, commenta all’ANSA l’ipotesi di un passaggio della regione alpina in zona bianca. “Aspettiamo il riscontro ai dati inviati, che da settimane sono buoni, ma sappiamo che la situazione e’ fragilissima“, spiega. Secondo il presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevazservirà quindi un’attenzione fortissima al rispetto dei protocolli e alla responsabilità individuale di ogni cittadino, per non vanificare i sacrifici fatti finora“. “In altre regioni – prosegue – la situazione è drammatica: dobbiamo quindi essere felici dei risultati raggiunti, ma sapere che la normalità puo’ tornare solo con l’efficacia della vaccinazione di massa che partirà con l’inizio di marzo“.

Anche nel resto d’Italia la situazione resta sotto controllo. Tutte le Regioni più importanti e popolose (Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Puglia) rimarranno in “zona gialla”.

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