Miele Dop più forte della crisi ma non del clima, a Mulazzo due giorni tra arnie e pappa reale

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Il miele Dop della Lunigiana più forte della crisi, ma non del clima. C’è la causa di forza maggiore, quella non imputabile alla volontà dell’uomo, ne tanto meno alle sue capacità, nel forte ridimensionamento di produzione del più pregiato dei mieli italiani, il primo riconosciuto in Italia dalla Ue, costretto a fare i conti – come tutta l’agricoltura – con le follie del clima.
Il marzo caldissimo, seguito da un aprile freddo, temperature estreme ed imprevedibili cambi di stagione, non hanno favorito la millenaria “sintonia” tra le api e la fioritura tanto da far crollare la produzione di acacia, e compromettere quella di castagno.
E pensare che il Consorzio di Tutela del Miele Dop della Lunigiana, 46 apicoltori iscritti (il doppio rispetto all’esordio nel 2004), quasi 5000 arnie (erano 1900 circa) e 50 milioni di api aveva archiviato nel 2011 la migliore performance economica di sempre con un fatturato (in crescita costante) poco inferiore ai 700 mila euro. Record anche per la produzione (acacia e castagno) passata dai 507 mila quintali del 2004 ai 1300 del 2011.
L’imprevedibilità del clima costerà però in termini economici, oltre 350 mila euro alle imprese, la metà del fatturato generato dalla vendita su scala nazionale del pregiato Dop lunigianese; in termini di produzione il pazzo clima ha generato un crollo dell’80% di produzione di acacia (già conclamato), e un 30%-40% in meno di castagno.
La stima arriva dallo stesso Consorzio di Tutela alla vigilia della terza edizione della Festa dell’Api-Cultura, la dolcissima due giorni dedicata al miele e ai suoi derivati (pappa reale, propoli, cera, polline) in agenda nel borgo di Mulazzo, in Lunigiana – uno dei comuni che rientra nella zona a denominazione – tra sabato 11 e domenica 12 agosto.
In programma aree tematiche, mostre, dimostrazioni, una mostra mercato e dibattiti durante il quale saranno affrontati molti dei temi cari agli apicoltori come la varroasi e la lotta al cinipide (ingresso gratuito. Apertura dalle 10,30 alle 22. Info su www.mieledellalunigiana.it).
“La fioritura precoce dovuta al marzo molto caldo con temperature al di sopra della media che hanno praticamente anticipato di fatto la primavera, e poi un aprile quasi invernale, hanno mandato in tilt le api e sconvolto i cicli riproduttivi: ci troviamo di fronte ad un quadro anomalo, personalmente mai affrontato – analizza l’annata 2012 Andrea Guidarelli, Presidente del Consorzio di Tutela – che ridimensiona l’ottimo andamento del consorzio. Per l’acacia in particolare marzo ed aprile sono mesi determinanti. Un po’ meglio il castagno: la lotta al cinipide sta funzionando”.
Miele Dop battuto dal clima, ma non dalla crisi – e già questa è una notizia – a conferma che la qualità di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy agroalimentare, sul mercato paga sempre.
“La richiesta – commenta Guidarelli – è sempre stata in forte crescita e riusciremo ad affrontare la crisi di produzione del 2012 con una politica di scorte. Una soluzione anche per calmierare i prezzi che non dovrebbero subire nessun ritocco”.
La produzione di miele Dop rappresenta, nello scacchiere nazionale, una nicchia assoluta se rapportata al panorama generale (50 mila apicoltori, 60 milioni di fatturato secondo Unione Nazionale Apicoltori Italiani) ma a portata di tutti.
Il miele Dop è, infatti, uno dei prodotti lunigianesi più “esportati”: il 70% finisce fuori regione attraverso la media e grande distribuzione organizzata, e solo il 5% nel mercato locale.
“La presenza importante negli scaffali della distribuzione organizzata – evidenzia Guidarelli – ha permesso al nostro miele di arrivare nelle case degli italiani e di esportare così anche la Lunigiana ed i territorio di produzione. Portiamo avanti una tradizione che in Lunigiana è secolare. Gli apicoltori mantengono intatta la biodiversità e tutelano il suo equilibrio”.
Il legame con il territorio ed il suo tessuto sociale è l’altro elemento centrale che rende il miele della Lunigiana “speciale”, prima ancora che Dop. Il miele è lavorato e confezionato dalla Cooperativa Sociale “Il Pungiglione” di Mulazzo. Sono persone con difficoltà, svantaggiate e poco fortunate, a rendere ancora più prezioso l’oro delle api. “Un percorso – commenta ancora – condiviso con tutti i nostri associati che rende ancora più unico il miele Dop della Lunigiana”.

Info su www.mieledellalunigiana.it.

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