Gli animali possono “prevedere” i terremoti? Lo strano comportamento di scimmie, lemuri e fenicotteri…

MeteoWeb

cane_terremoto1Chissà quante volte abbiamo citato i nostri amici animali come eccezionali previsori di fenomeni naturali. Sin dai tempi antichi, infatti, le cronache riportano notizie sbalorditive sul comportamento osservato in animali domestici. Generalmente si pensa che i cani riescano a prevedere un terremoto per un tempo che va da pochi secondi a circa un minuto, il cui epicentro può essere lontano anche 250 chilometri. Naturalmente maggiore sarà l’energia sprigionata dall’evento tellurico (quindi la magnitudo dell’evento), maggiore sarà la distanza a cui i nostri amici animali riusciranno a percepirlo.
Nonostante queste doti, però, non è possibile effettuare previsioni deterministiche. L’irrequietezza di un animale può dipendere da numerose variabili, talvolta anche banali, come il transito di un’auto o il passaggio di un altro animale. Per questo motivo, molti comportamenti anomali (sicuramente la stragrande maggioranza) non saranno dovuti a fenomeni naturali. Tuttavia, esistono casi ben documentati dove questi atteggiamenti insoliti hanno realmente previsto l’arrivo di un sisma. Tra i casi più eclatanti quelli dello Smithsonian’s National Zoological Park di Washinghton, dove Tra i 5 e 10 secondi prima del terremoto, molte scimmie hanno abbandonato il loro cibo e sono salite sugli alberi. Anche i fenicotteri sembravano essersi accorti di qualcosa: si sono raccolti in gruppo poco prima che la terra iniziasse a tremare e sono rimasti vicini per tutta la durata del terremoto. lemuri madagascarPiù incredibile il comportamento dei lemuri, in particolare dei vari rossi (Varecia rubra) che hanno lanciato l’allarme 15 minuti prima del sisma. Allarme che hanno ripetuto poco prima che la terra vibrasse. Per gli scettici si tratterebbe di atteggiamenti non correlati al movimento della crosta terrestre, che gli animali hanno sicuramente adottato in altre circostanze. La scarsa capacità critica dei testimoni, l’emotività post-terremoto e la ricerca del sensazionalismo, potrebbero rendere ancora più evidenti i limiti di quella che vorrebbe passare come una teoria scientifica. In molti casi, poi, comportamenti che normalmente non destano particolare interesse e non vengono ricordati, qualora si verifichi un terremoto, vengono riportati come eccezionalità.
In definitiva, è corretto sostenere che gli animali prevedono i terremoti?
Forse sarebbe più corretto affermare che riescono sentirli con un certo anticipo rispetto al nostro orecchio (ma pur sempre dopo che essi si sono verificati), capace di sentire suoni “soltanto” sino ai 20.000 Hz. A differenza di pipistrelli, delfini e balene che possono raggiungere valori nella zona degli ultrasuoni. Inoltre, se anche fosse appurata una correlazione tra un comportamento anomalo di un animale e un sisma successivo, si tratterebbe certamente di informazioni con scarsa gestibilità. La strada verso la previsione, quindi, deve necessariamente passare verso altri orizzonti, ma potrebbe anche passare in secondo piano in caso di adeguate costruzioni con criteri antisismici.

Condividi