Storie di Musica – Il boogie blues della West

MeteoWeb

Tutti si sentivano protagonisti di un grandissimo collettivo “No War”, emorabile e sempre emozionante è la praticamente improvvisata Give peace a chance del duo Lennon Yoko Ono

Dalla seconda meta` dei sessanta la guerra del Vietnam non piaceva piu` a molti e le ondate che arrivavano dalla Olanda, dall`Inghilterra e dalla Francia di ribellione contro un conservatorismo apatico e tedioso, alimentavano maggiormente l`America di quegli anni.
Per quanto ancora non fosse riconosciuto che l`incidente del Golfo del Tonchino fosse un pretesto del tutto inventato, comunque la guerra non andava giu` a tanti perche` evidentemente inutile, dispendiosa sia economicamente sia in termini di vite, visto che, seppur le informazioni fossere filtrate e non veritiere, era evidente che fosse una guerra in cui si stavano prendendo bastonate. A maggior ragione se questa evidenza veniva fatta da un cittadino medio americano di allora che, ovviamente, non vedeva minimamente l`interesse politico-militare e quindi economico del proprio governo. Per cui stava gia` stufando quasi tutti e questo fermento, questa continua e crescente voglia di farlo notare aveva pervaso la maggior parte dei cittadini americani a macchia d`olio, tutti si sentivano protagonisti di un grandissimo collettivo “No War”.
Memorabile e sempre emozionante e` la praticamente improvvisata Give peace a chance del duo Lennon Yoko Ono, vinile a me molto caro. Ma e` solo uno di centinaia chiaramente, perche` tra queste persone, tra coloro che erano stati colpiti dalla macchia di olio dell` anti guerra e del movimento anti reazionario, vi erano anche gli artisti, i musicisti.
Per non parlare di quell` inno nazionale distorto di Jimi a Woodstock, che solo il ricordo provoca brividi lungo la schiena ed una sensazione di freddo siberiano nonostante i 29 gradi centigradi dai quali scrivo!!!
Insomma, gli artisti sapevano di essere uno strumento di propaganda, una voce che essendo piu` forte e diretta delle altre doveva essere sfruttata giustamente a dovere. In piu` va considerato che in quegli anni si sta formando una contro cultura tra i giovani molto particolare, che venne ribattezzata con il nome di hippy e che insieme alla nuova sinistra ed al movimento americano per i diritti civili furono la struttura portante della protesta e del cambiamento di quegli anni.
hippieDei tre il movimento e la cultura hippy e` senz` altro quello piu`: numeroso, affascinante, psichedelico, pacifico e pacifista e anche piu` interessante. Giovani, che spinti da una serie di persone influenti come i poeti ed i letterati della Beat piu` altri giornalisti, piuttosto che persone normalissime, si ritrovano all`interno di un movimento che stava diventando sempre piu` grande e influente e, soprattutto, piaceva a molti, quasi a tutti!!!
Fondamentalmente si sposavano i valori del comunitarismo e la sperimentazione di stili di vita che rifiutavano i paradigmi della società capitalista, il tutto coaudiuvato da droghe lisergiche e marijuana. La pace, l`amore, l`onesta` ed il rispetto per la natura erano i credo palesati maggiormente. E mentre a New York veniva assassinato Malcom X , impazzava la Factory ed il Green Village manteneva i suoi standard tradizionali di folk blues, seppur non come nel fervore del cavallo cinquanta-sessanta, dove vedeva esibirsi uno sfortunato ed incompreso Dave Van Ronk che lasciava il posto, in un certo senso, ad un ragazzino di nome Robert Dylan (La storia ha ispirato il film dei fratelli Coen del 2013, A proposito di Davis). Il vero fulcro della controcultura nascente era dall` altra parte degli States, era in California che il fenomeno era diventato un uragano e piu` precisamente a San Francisco. Pare che si doveva avere dei fiori addosso per andare a San Francisco nella seconda meta` degli anni sessanta, altrimenti venivi visto male, appunto i figli dei fiori, che e` rimasta nell`immaginario collettivo di tutti come accezione per definire gli hippy.
E` dai primi anni sessanta che a San Francisco persone come: Ken Kesey, Neal Cassady, Ken Babbs, Mountain Girl, Wavy Gravy, Paul Krassner, Stewart Brand e molti altri vivevano in uno stato di comunitarieta` assoluta sotto il nome di Merry Pranksters, e grazie alla loro personalita` ed al loro modo di essere visionari e brillanti coinvolsero decine di migliaia di persone prima e centinaia dopo. Alimentando e facendo conoscere anche artisti e gruppi musicali per il momento sconosciuti quali: Big Brother and the Holding Company con una certa Janis Joplin, Quicksilver Messenger Service, Grateful Dead.
strawberry-alarm-clockAdesso, direi di analizzare un attimo la scena musicale Californiana di allora, considerando che tutto quello che era stato fino a quel momento in America si era sviluppato nel sud, nel est e nel mid-west. Per cui onestamente nella costa ovest, al netto di una band di tutto rispetto come i Beach Boys che avevano cominciato a tirare fuori delle hit di successo niente male, c`era poca roba o comunque niente che e` passato alla storia della musica!!!!!!
Cosi` questo fermento e questo nuovo modo di vivere nell` armonia e nel nome della pace e dell`amore crearono anche una nuova scena musicale, che ispiro` cantanti e formo` nuove band, che allora volta ispirarono il successivo hard rock, la new wave e il post rock psichedelico. Si formarono gli Strawberry Alarm Clock, i Jefferson Airplane che a loro volta crearono, da un spin-off interno fatto dal chitarrista Jorma Kaukonen e dal bassista Jack Casady, gli Hot Tuna, coaudiuvati dai virtuosismi del gigantesco violinista Papa John Creach, che al contrario dei Jefferson (motivo per il quale seguirono il progetto in parallello) emettevono un sound tutto bluesy e folk blues in un modo avvincente, rotondo e morbido al tempo stesso. L`album Burgers degli Hot Tuna scoperto di recente grazie al regalo di un amico, e` rientrato tra i miei primi venti lavori di sempre. Gli stessi Grateful Dead che suonavano sotto l`effetto di LSD e che hanno lasciato dei pezzi stupendi ed un`impronta non indifferente nel panorama di allora ed in generale negli annalis musicali. Gli stessi che ebbero la sciagurata idea di affidare agli Hells Angels la sicurezza del festival di Altamont del 69, ma questa e` una` altra storia, un po` triste. Questo per quanto riguarda il panorama rock psichedelico (al netto degli Hot Tuna), mentre non dimentichiamo anche la nascita` di artisti e band piu` legate alle origini quali i The Blue Velvets che dopo qualche anno prenderanno il nome di Creedence Clearwater Revival (saranno atttivi dal 67 al 72) ed in soli 5 anni faranno numeri circensi, con il loro Swamp rock (una commistione di folk blues e folk rock con influenza di blues Californiano) che ispirera` il southern rock della fine degli anni sessanta fatto da band come i Lynyrd Skynyrd o gli Allman Brothers Band, che a loro volta ispireranno l`hard rock dei settanta. Oppure i mitici Buffulo Springfield di due giovanissimi Neil Young e Stephen Stills, gli stessi del mitico quartetto CSN&Y(Crosby, Stills, Nash & Young) con la loro eterna e stupenda For What is Worth. Ancora i Monkeys se vogliamo un po` di pop rock e sunshine pop (genere fresco per allora attribuibile al modo di cantare pulito e chiaro e con dei coretti costanti, come ad esempio i Beach Boys).Tutto questo si formo` nell`intorno della meta` degli anni sessanta nella west coast, ed ovviamente ce ne sono altri di artisti e band che si formarono ma non potendo passare la giornata qui ad elencarli tutti, ci accontentiamo dei piu` noti e rilevanti.
Un` altra band molto particolare e predestinata si forma in questo contesto che abbiamo raccontato e che rimarra` tra le piu` influenti di questo periodo, si perche` a Venice Beach agli inizi del 65 si incontrano un certo Jim Morrison ed un tastierista di nome Ray Manzarek, e assieme a Robby Krieger e John Densmore, formano The Doors aprendo nuove porte della percezione musicale.

summer of love 1967Questo subbuglio e questa energia positiva sfociano nella mitica Summer of Love del 1967, dove se consideriamo anche la ribalta di questa nuova scena musicale non si puo` non intuire che ci sono tutti i presupposti per consumare l`anteposto di Woodstock, appunto, il pop festival di Monterey.

In un’arena naturale che aveva per anni ospitato il Monterey Jazz Festival, la manifestazione fu organizzata dal produttore discografico Lou Adler, dai cantanti Paul Simon, Michelle Phillips e John Phillips dei The Mamas & the Papas, dal produttore Alan Pariser e da Derek Taylor. Arrivarono piu` di 200.000 mila persone per partecipare ad una grandissima manifestazione di pace, amore e musica. L`ingresso costava solo un dollaro ed i 200.000 dollari circa raccolti furono donati in beneficienza. Tutti i cantanti e le band parteciparono gratis all`evento con lo scopo di essere coerenti con il tema della manifestazione. Si esibirono dal 16 al 18 Giugno decine di artisti alternandosi sul palco a suon di performance storiche, quali: una delle piu` grandi band nelle esibizioni dal vivo, i britannici Who, oppure i Byrds e gli Animals per rimanere tra gli inglesi, e poi ci fu la volta di due grandi esordi per la storia della musica come Hendrix che brucia la chitarra a fine performance e Joplin che fa conoscere al mondo la sua voce incredibile. Oppure ancora Simon and Garfunkel o i Booker T. & the M.G.’s. Come purtroppo c`e` stata anche un`ultima apparizione se pensiamo al mitico Ottis Redding e la sua famosissima e postuma Sitting on the dock of the bay(che registro` ad Ottobre), visto che lascio` questo mondo a Dicembre del 67. Furono tre grandi giornate all`insegna della musica, del rispetto e del vivere bene e pacificamente, una manifestazione che ispirera` tutti i presenti, sia gli artisti sia le persone comuni, proliferando esponezialmente fino alla fine del decennio. Da quel momento questa nuova scena musicale dell`ovest si sviluppa rapidamente e massivamente, creando un fervore musicale geniale e regalando nuovi sound legati alla scena psichedelica che investiranno tutto il panorama mondiale di allora come gli album Stg. Pepper ed il White dei Beatles, particolarmente lisergici e visionari, fino alla nuova scena psichedelica inglese intrapresa soprattutto dai Pink Floyd e dagli acidissimi Led Zeppelin per dare qualche riferimento. Chiunque partecipo` a quelle tre giornate ne usci` migliore ed ispirato, cavalcando quell`onda gigante come la cultura surfista, molto sviluppata in California, insegnava a fare. Tutti gli artisti nel biennio successivo entrarono in un prolifico periodo di maturita` artistica che li portera`, a quasi tutti coloro che parteciparono a Monterey, dall` altra parte dello Stato per partecipare al piu` grande ed unico evento della storia musicale dei festivals, l` Agosto 69 di Woodstock. Dove, forse nostalgicamnete mi viene da dire, si consumo`l`ultima vera grande appirazione di quella controcultura, di quel movimento, di quel modo di vivere, volere e cambiare le cose……

Chissa`!?!?!?…..forse il mio e` solo un barlume di romanticismo impregnato di nostalgia, oppure sono la rabbia e la tristezza di chi sa che forse quello era il momento giusto per poterle cambiare le cose, ma che il risultato, invece, non e` stato tale.

Canned-Heat-On-The-Road-AgainAdesso sentiamo un po` di musica, ed ho scelto un vinile speciale per la puntata di oggi, come se rappresentasse qualcosa, una chimera, un modo di vivere o semplicamente il coast to coast che porto` da Monterey a Woodstock: artisti, cantanti, hippy, giovani americani, sogni, speranze e tanta voglia di scoperta ed avventura. Ed ovviamente e` anche rappresentativo per identificare una parte della scena musicale che scoppio` letteralmente in quegli anni nell`ovest degli Stati Uniti. Loro ovviamente c`erano a Monterey e addirittura aprirono una delle giornate di Woodstock con un pezzo estratto dallo loro secondo album studio Boogie with Canned Heat del 1968 per l`etichetta Californiana Liberty. Questo pezzo ha fatto la storia della musica e dell` elctro- boogie blues, segnando una nuova frontiera nel modo di fare boogie blues.
Per rendere meglio l`idea della bellezza e della profondita` di questa canzone, cito un mio amico nonche grande appassionato di musica, con il quale un giorno mi trovavo assieme mentre passarono alla radio questo disco, e lui disse molto pacatamente: “ La prima volta che ascoltai questo vinile scoppiai a piangere”…
Loro sono i Canned Heat e questa….. E` l`immortale e psichedelica On the road again!!!!!!

Condividi