Agitazione psicomotoria: è uno dei disturbi psichiatrici più frequenti nei pazienti schizofrenici

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Aumentano i malati di schizofrenia che presentano anche agitazione psicomotoria. In Italia il 14% dei casi sono dovuti all’abuso di sostanze stupefacenti

Da uno studio condotto dal dipartimento di salute mentale dell’università di Brescia, risulta che su 500 pazienti con schizofrenia giunti in reparto, ben 314, ovvero il 63%, soddisfacevano i criteri della scala PANSS EC (Positive And Negative Schizophrenic Symptoms), superando 14 punti su 35, oltre i quali la condizione del paziente è da considerarsi di agitazione psicomotoria, più o meno pericolosa. Oltre il livello 14 si parla di pazienti meritevoli di attenzione clinica specifica e di intervento medico immediato.

Questi dati riportano in primo piano il tema dell’agitazione psicomotoria nei pazienti con disturbi mentali, affrontato anche nel corso del 47° congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria in corso in Sicilia, a Giardini Naxos, in questi giorni. Ai risultati riportati dall’università di Brescia, inoltre, si aggiunge un altro dato importante quanto preoccupante: il 14% di tutti i casi di agitazione psicomotoria (circa 500 mila in Italia ogni anno) sono dovuti all’abuso di sostanze stupefacenti.

schizofreniaCon il termine di agitazione psicomotoria si indica uno stato di tensione interiore che si può manifestare con un eccesso di attività motoria ripetitiva, che non ha alcuno scopo ben preciso. I soggetti affetti da agitazione psicomotoria tendono spesso a camminare avanti e indietro, non riuscendo a stare seduti o anche solo fermi. In genere presentano irrequietezza, si torcono le mani, manipolano continuamente vestiti o altri oggetti, effettuano movimenti concitati ed esagitati. Nei casi più gravi il soggetto in stato di agitazione psicomotoria presenta una forte aggressività nei confronti degli altri, e a volte anche verso se stessi.

Nel corso del congresso di Giardini Naxos gli psichiatri hanno posto l’accento sulla necessità della prevenzione, anche nei confronti di altre malattie psichiatriche, come la depressione, i disturbi d’ansia e i disturbi della personalità, che affliggono in genere tutte le fasce d’età, ma soprattutto persone di un’età compresa tra i 18 e i 20 anni. Anche l’investimento di risorse e denaro nella ricerca, e il conseguente potenziamento dei Dipartimenti di Salute Mentale pubblici può contribuire a rendere molte patologie psichiche più curabili sebbene spesso non guaribili.

 

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