L’asteroide 2013 TX68, il cui passaggio “ravvicinato” era atteso per l’8 marzo, Festa della Donna, ha effettuato il massimo avvicinamento prima del previsto, il 7 marzo alle 13:42 UTC, ad una distanza di 4,09 milioni di km (per fare un esempio, si ricordi che la Luna orbita attorno alla Terra ad una distanza media di 384.500 km), secondo quanto reso noto dai ricercatori del Minor Planet Center di Cambridge, Massachusetts: gli scienziati ne hanno anche determinato il diametro, da 17 a 54 metri.

Grande incertezza ha caratterizzato il “sasso spaziale”, a causa della sua traiettoria: ad esempio inizialmente si riteneva che il massimo avvicinamento sarebbe avvenuto il 5 marzo, poi un ricalcolo ha spostato la data all’8 marzo; senza considerare che la distanza era stimata tra 24.000 e 5 milioni di km.
Nonostante tutto, comunque, il nostro pianeta non ha corso alcun rischio: l’asteroide (scoperto nel 2013 dal Catalina Sky Survey in Arizona) completa un’orbita attorno al Sole una volta ogni 780 giorni circa, e non impatterà con la Terra almeno per i prossimi cento anni.