L’ora legale è stata davvero accettata con soddisfazione da tutti? I suoi vantaggi sono veri o immaginari? Se per gli “ansiosi dell’era digitale” arriva, perlomeno, la conferma che attualmente la maggior parte dei computer e degli apparecchi elettronici regola automaticamente il cambio dell’ora, è per il resto inevitabile che la popolazione si divida in favorevoli e contrari. L’ora legale è stata adottata soprattutto per i suoi presunti vantaggi dal punto di vista del risparmio di energetico: non a caso, è stata prolungata in tempi di crisi, come durante la Seconda guerra mondiale o lo shock petrolifero degli anni Settanta. Non è certo un mistero che in molti paesi le disposizioni sull’inizio e la fine dell’ora legale facciano parte della legislazione in materia energetica. Oltre a far risparmiare energia, dicono gli “oralegalisti”, l’ora legale giova al turismo, consentendo un allungamento delle ‘mezze stagioni’ turistiche, in autunno e in primavera.
I sostenitori dell’ora legale affermano, inoltre, che la luce pomeridiana renderebbe più sicure le strade all’ora di punta, quando sono affollate di bambini all’uscita da scuola e di pendolari ormai stanchi oltre a migliorare la salute delle persone, consentendo di praticare attività fisica all’aperto.I pareri contrari all’ora legale sono numerosi e talvolta vibranti.Il passaggio ad essa, sottolineano alcuni, determinerebbe una sorta di jet lag della durata di sei giorni, con conseguente stress e stanchezza e a risentirne maggiormente ci sarebbero coloro che tendono a svegliarsi più tardi.
Ma la scienza rassicura che gli effetti negativi del cambio dell’ora vengono controbilanciati dai benefici dati dallo stesso processo. Innanzitutto, l’aumento delle ore di luce fa sentire le persone più gioiose e meno depresse. La luce, oltretutto, stimola la produzione di vitamina D, con effetto benefico contro le malattie della pelle, che oltretutto è una valida alleata del corretto funzionamento del sistema immunitario, proteggendoci da molte patologie.
Tra i contrari all’ora legale, coloro che lamentano un cambiamento del ciclo sonno-veglia, con aumento delle notti in bianco legate a ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. Notti difficili anche per i neo-genitori, con i piccoli che potrebbero far fatica ad addormentarsi, mostrandosi iper agitati. Tra i disturbi più accusati: maggiore stanchezza, minore concentrazione e prontezza di riflessi, inappetenza, problemi cardiaci (es. infarto).