Gli italiani consumano troppo zucchero e per contrastare il diffondersi dell’obesità e delle malattie ad essa correlate, le linee guida istituzionali raccomandano di limitare l’assunzione di zuccheri liberi a meno del 10% del consumo totale di energia. Per raggiungere questo obiettivo può essere utile ricorrere agli edulcoranti da tavola e a quelli utilizzati come ingredienti per conferire il loro gusto dolce ai prodotti. Ma quali sono gli effetti degli edulcoranti sulla salute?
Nutrimi (www.nutrimi.it), il Forum di Nutrizione pratica al via il 21 aprile a Milano, offrirà un importante quanto necessario momento di aggiornamento scientifico sul tema dei sostituti dello zucchero, allo scopo di informare i professionisti della salute e di agevolarli nella raccomandazione ai loro pazienti-consumatori, alla luce delle evidenze scientifiche più recenti.
“Basta con i falsi miti, è ora di fare chiarezza sulle diverse tipologie e proprietà degli edulcoranti”, afferma Lucilla Titta, Ricercatrice presso il Campus Ifom-Ieo di Milano, Dipartimento di Oncologia Sperimentale, che spiegherà alla platea di NutriMI come le notizie su questo tema siano spesso controverse, a causa di divergenze nel protocollo e delle finalità degli studi alla base, così come di un elevato rischio di distorsioni nella loro interpretazione.
“Una valutazione critica della letteratura scientifica prodotta sul tema permette di evidenziare tali aspetti, invitando a considerare tutti gli elementi di uno studio, per trarne le conclusioni più corrette”, spiega la dott.ssa Titta, “e occorre ricordare che gli edulcoranti sono additivi alimentari regolamentati a livello Europeo in seguito a precise e accurate valutazioni della loro sicurezza per tutte le fasce di popolazione”.
Nel corso del suo intervento a NutriMI 2016, la ricercatrice esporrà le ultime evidenze per la salute legate al consumo di dolcificanti di massa (tra cui l’eritritolo, il sorbitolo, il mannitolo, lo xilitolo, e l’isomalto) e di dolcificanti intensivi, che includono l’aspartame, l’acesulfame K, la saccarina, il sucralosio e l’estratto di Stevia, l’edulcorante di origine naturale e i cui vantaggi sono confermati da numerosi studi scientifici, in particolare come adatto ai diabetici e anticariogeno.
“Allo stato delle conoscenze attuali” conclude la dott.ssa Titta, “i dolcificanti, nell’ambito di una corretta alimentazione e nelle giuste quantità, potrebbero fornire un contributo concreto e positivo nella riduzione dell’assunzione di zuccheri con la dieta, favorendo anche una graduale desensibilizzazione dal gusto dolce dello zucchero”.
NutriMi è uno strumento di aggiornamento professionale per medici, biologi nutrizionisti, dietisti e farmacisti attribuisce crediti ECM – Educazione Continua in Medicina (fino a 4 a giornata).