Sono passati 55 ani da quel 12 aprile 1961, quando Yuri Gagarin divenne il primo uomo ad andare nello spazio, dove trascorse 108 minuti, dando il via all’era spaziale. Fu lo start ufficiale della corsa al cosmo che ha visto per decenni Usa e Urss contendersi lo scettro, o meglio l’inizio di una nuova fase della gara dopo il lancio nel 1957 del primo Sputnik. “L’uomo sovietico nel cosmo” titolava il successivo 13 aprile la “Literaturnaja Gazeta“. E oggi la Russia festeggia quel primato, dalle celebrazioni ufficiali alle lezioni speciali e commemorazioni nelle scuole.
Nel settore spaziale Mosca detiene ancora oggi la leadership mondiale, in particolare nei lanci nello spazio e nella costruzione di vettori spaziali. E Gagarin è divenuto un’icona per la cultura russa, oltre che una star internazionale. L’organizzazione del volo fu inizialmente avvolta da un segreto impenetrabile, alla maniera sovietica. Persino lo stesso Gagarin, a quanto pare, seppe che sarebbe andato nello spazio un paio di giorni prima del volo, dopo che il piano venne approvato in una riunione della Commissione di Stato l’8 aprile.
Boris Chertok, uno scienziato-designer, uno dei più stretti collaboratori di Sergei Korolev (padre della cosmonautica russa) scrive nel suo libro “Razzi e persone” che “dopo l’apertura della riunione della Commissione, in un formato ristretto, fu approvata la proposta di Kamanina di mandare Gagarin e tenere come riserva German Titov” poi il 6 agosto 1961 venne lanciato a bordo della Vostok 2 per effettuare una missione della durata di circa 25 ore. E con i suoi 25 anni all’epoca resta a tutt’oggi il più giovane cosmonauta nella storia.
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“Vedo la terra … Quanto è bella!” riferì il cosmonauta appena giunto nello Spazio. Gagarin, la cui celebrità divenne subito mondiale, morì il 27 marzo 1968 a soli 34 anni, sette anni dopo la sua grande impresa, a bordo di un piccolo caccia MiG-15UTI. Si trattò di un incidente aereo, almeno ufficialmente, ma le illazioni in merito si susseguono ancora oggi. Le sue ceneri riposano presso il Muro del Cremlino, a Mosca.