Un’infezione batterica dei tessuti gengivali e dell’apparato di sostegno dei denti che, nel corso della vita, si stima colpisca 7 italiani su 10. E, se non trattata in maniera adeguata, porta nel tempo alla perdita dei denti. La parodontite, nota come piorrea, oggi può essere debellata grazie a una nuova tecnica laser senza bisturi e incisioni. La metodica, descritta sull”European Journal of Clinical Microbiology and Infectious diseases’ – ideata da Edn (Excellence Dental Network) – si chiama Perioblast (Periodontal bio laser assisted therapy), ed è protagonista di uno studio su 2.700 individui, con valutazione microbiologica comparativa tra prima e dopo la terapia a 24 mesi. Lo studio sarà presentato giovedì a Roma, al Cnr. Nel lavoro è stato sequenziato l’intero microbioma del cavo orale di tre gruppi di pazienti, evidenziando batteri finora mai correlati alla malattia parodontale, ma associati a importanti patologie sistemiche. Il valore dello studio, ricordano da Edn in una nota, risiede inoltre nel fatto di essere multicentrico. Tale ricerca valida, quindi, un protocollo terapeutico “in grado di curare con successo, grazie all’impiego combinato di laser ad alta potenza, microscopio operatorio e test biomolecolari, tutte le forme di parodontite, indipendentemente dalla flora batterica coinvolta, dalla predisposizione individuale, dagli stili di vita del paziente e dalla capacità ed esperienza dell’operatore“. Fra i relatori dell’incontro romano, Francesco Saverio Martelli, medico chirurgo odontoiatra e fondatore dell’Istituto di ricerca e formazione Microdentistry.