E’ uno degli alimenti più amati da chi ha deciso di prediligere la dieta vegana nel suo regime alimentare: il seitan tiene banco sulle tavole veg, ma se da un verso la dieta “green” in alcune particolari eccezioni è meglio evitarla, dall’altro restituisce al corpo una smagliante forma fisica, da tenere in considerazione soprattutto in prossimità dell’estate.
Sappiamo bene come il seitan sia un alimento di origine vegetale ottenuto dalla farina di grano tenero o da quella di altri cereali come il farro e il kamut. Il suo nome deriva dalla combinazione di un termine giapponese: “sei” e “tan“. Il primo significa “è” mentre il secondo vuol dire “Proteine”, dunque è evidente come l’alto tasso proteico sia l’elemento caratterizzante di questo cibo.
Si parla infatti di un apporto proteico pari al 20% se abbinato a legumi come piselli, fagioli e ceci che ovviamente completano gli amminoacidi mancanti del glutine. La sostanziale differenza con la carne si denota dai grassi: se per ogni 100 grammi di prodotto si aggirano all’incirca 120 calorie, questo è totalmente privo di qualsiasi traccia di grassi saturi e colesterolo, inoltre è un alimento facilmente digeribile.
Pratico da cucinare, col seitan possono essere create svariate ricette per tutti i gusti e conformi a tutte le tasche.
I Medaglioni di seitan sono facilissimi da preparare: basta fare un soffritto di olio extra vergine d’oliva , sale e cipolla, e farlo rosolare in padella, accostandolo con le verdure che più gradite; patate, broccoli, fagioli, ceci.
Le scaloppine di seitan sono invece ancora più gustose, basta aggiungere al soffritto una spruzzata di limone e una manciata di olive verdi e il gioco è fatto.
Essendo un alimento precotto può anche essere tranquillamente mangiato a crudo: farlo a straccetti o dadini e condirlo con un filo d’olio, sale e limone, sarà la scelta più gustosa da adottare per non variare il suo forte sapore.
Insomma il seitan si conforma al palato di tutti: secondo infatti l’ultima indagine internazionale, pare che il mercato delle carni alternative può ambire fino a 5,17 miliardi di dollari entro il 2020.