I ghiacciai vengono utilizzati per tenere sotto controllo il loro scioglimento e gli effetti del riscaldamento globale. I ricercatori hanno così installato una serie di sensori sulla superficie del ghiacciaio della Grava, ai piedi del Monte Similaun. “L’approccio – spiega In a Bottle, il sito che ha diffuso la notizia – e’ in assoluto il primo che misura in tempo reale forma e spessore del ghiaccio e si basa su tecniche innovative“. Negli ultimi anni, racconta In a Bottle, “il ritiro dei ghiacciai e’ diventato drammaticamente rapido su tutte le Alpi e il loro stato di salute e’ strettamente legato a quello della Terra“. I dati raccolti dal Comitato glaciologico italiano “confermano la tendenza a una progressiva e drastica riduzione delle superfici glacializzate“.
La rete di sensori installata dai ricercatori italiani “rappresenta in assoluto il primo esperimento di rilievo in tempo reale della forma e dello spessore di un ghiacciaio – spiega Aldino Bondesan, del dipartimento di Geoscienze dell’universita’ di Padova – e le indagini georadar e sismiche condotte nella primavera 2016 hanno consentito di esplorare il ghiacciaio in profondita’, raggiungendo il fondo roccioso“. La ricerca, che coinvolge un team di glaciologi e di geofisici specializzati, “contribuira’ in maniera significativa allo studio del Global Change. I piccoli ghiacciai alpini sono infatti estremamente sensibili alle variazioni climatiche in atto e costituiscono uno straordinario ‘termometro’ naturale“.