Milano: da Area C fino alla tutela degli animali, così sarà il programma del candidato Sala

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Con un doppio decalogo: così si presenta il programma che il candidato del centrosinistra per la poltrona di sindaco di Milano, Beppe Sala, presenta oggi alla città. Al centro del documento, stilato in poco più di un mese di lavoro a partire dagli spunti raccolti attraverso 31 tavoli tematici aperti il 2 aprile, dieci punti scelti per illustrare il metodo di governo dell’area metropolitana e dieci “occasioni per scrivere il futuro di Milano”. A livello metodologico, quello che Sala e la sua coalizione propongono sono relazioni internazionali con “altre eccellenze globali e altri mercati”, connessioni virtuose tra pubblico, privato e società civile, meno burocrazie e più incentivi da sostituire ai divieti, l’accompagnamento di ogni forma di sussidio a “opportunità di apprendimento ed investimento nella creazione competenze professionali”, un minor prelievo fiscale, efficienza e pianificazione di lungo periodo, tecnologia, misurazione degli impatti e “investimenti in cultura, educazione e prevenzione dei bisogni“.

piazza duomo milanoPassando alle opportunità evidenziate, la prima a essere presentata nel programma è la spinta alla “vocazione internazionale“, mirata a “condividere le nostre qualità con tutto il mondo“, dalla manifattura all’imprenditoria sociale. A seguire, il testo evidenzia il ruolo centrale della città metropolitana. Un ruolo che deve passare dalla riapertura del “confronto con Regione Lombardia riguardo le funzioni delegate, in particolare quelle relative al trasporto pubblico locale e alla gestione delle reti materiali e immateriali“, ma anche dall’attuazione delle previsioni del Piano strategico, dalla richiesta di una “revisione della legge istitutiva” dell’ente locale e da quella di “procedere all’elezione diretta del sindaco metropolitano“. Nello stesso punto, compaiono anche i municipi, per i quali la proposta è di implementare in tempi rapidi il processo di delega, attivando la Conferenza dei presidenti di municipio e l’Osservatorio delle municipalità. Terzo punto, la promozione dell’innovazione al fine di creare lavoro, attraverso la creazione di un “piano organico“.

duomo milano piazzaQuarto, l’attenzione per la “promozione sostenibile“, con “l’intervento sugli scali ferroviari” e, in prospettiva, sulle ex caserme. Quinto, la riduzione del traffico e il potenziamento del trasporto pubblico: qui Sala propone una conferma dell’Area C e l’approvazione del Piano urbano della mobilità sostenibile. Sesta occasione, quella rappresentata da un “welfare adatto alle esigenze di tutti“, superando “la logica dell’emergenza” e costruendo “soluzioni eque e solidali a prova di futuro“. Settimo obiettivo, quello denominato “zero case vuote“, da raggiungere anche attraverso il rafforzamento del social housing. Per quanto riguarda la sicurezza, all’ottoavo punto, il programma di Sala punta “sulla vitalità dei luoghi, sui diritti delle persone e sulla coesione sociale“. Mentre al nono punto figurano un “fisco più equo” e la valorizzazione delle partecipate comunali, che prevede “l’eventuale cessione di parte di quote societarie, frutto di un’attenta valutazione politica ed economica” i cui proventi andrebbero destinati a “interventi straordinari nell’edilizia popolare e nelle periferie cittadine. Chiudono infine l’elenco programmatico “diritti, pari opportunità e libertà di culto”, definiti “buone pratiche da consolidare“.

Il documento, reso disponibile anche online, arriva nel complesso a oltre 120 pagine, che comprendono un messaggio dello stesso candidato, una introduzione firmata da Marilena Adamo, Gad Lerner e Mario Rodriguez, e 32 capitoli tematici che vanno ad ampliare i punti raccolti nel decalogo delle opportunità, dalla mobilità alla rigenerazione urbana, passando per le abitazioni, l’estensione delle reti di banda larga, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rapporto con Human Technopole (la cittadella della scienza che sorgerà sull’ex area Expo), il rafforzamento della rete Milano Creativa, la costruzione di un “sistema culturale policentrico“, la creazione di un tavolo di lavoro dedicato al commercio, il risanamento dei mercati generali, la tutela del verde, un completamento del piano antidiscriminazione che comprenda l’attivazione di uno sportello Lgbtqia, la promozione di una “movida libera, ecologica e sostenibile”, il proseguimento dell’esperienza dal Bilancio participativo del Comune, la nomina di un “delegato alla Memoria“, la pubblicazione dei dati relativi all’organizzazione e al funzionamento degli uffici municipali e l’approvazione di un “nuovo regolamento per la tutela degli animali“.

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