Oggi 28 maggio si darà luogo ad nuovo tentativo per gonfiare BEAM (Bigelow Expandable Activity Module), il modulo gonfiabile agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale: lo ha reso noto la NASA in una conferenza stampa. Le operazioni erano state sospese il 26 maggio, dopo due ore di tentativi infruttuosi che non erano andati come previsto: BEAM si era espanso solo di pochi centimetri, mentre si sarebbe dovuto gonfiare completamente in un’ora. Durante la conferenza stampa gli esperti hanno spiegato che gli strati di materiale compresso probabilmente hanno impedito al modulo di gonfiarsi completamente: dopo mesi di rinvii ha raggiunto la stazione lo scorso aprile e a causa di questi spostamenti del lancio, il modulo è rimasto compresso più del previsto. L’Agenzia ha reso noto di aver ridotto la pressione dentro BEAM per ammorbidire il materiale e consentire alla camera di espandersi più facilmente nel prossimo tentativo.
Da chiuso è un cilindro di appena 2,16 metri di lato per poco meno di una tonnellata e mezza di peso. Una volta dispiegato, attraverso una sequenza automatica, offrirà un volume abitabile di 16 metri cubi. BEAM resterà agganciato alla stazione per due anni, durante i quali saranno monitorati pressione, temperatura, radiazioni e l’effetto di eventuali impatti con micrometeoriti o detriti. Gli astronauti entreranno periodicamente nel modulo per registrarne i dati e ispezionare la struttura. Una volta concluso il periodo di testing, BEAM verrà sganciato e fatto disintegrare in atmosfera. “Il vantaggio di lanciare un modulo espandibile nello spazio è la possibilità di poterlo compattare,” ha spiegato Lisa Kauke, responsabile del progetto per Bigelow. “In altre parole, a Terra possiamo impacchettarlo strettamente nel razzo, risparmiando massa ma soprattutto volume, e una una volta in orbita lo apriamo“. Se Beam dovesse funzionare con successo, il prossimo obiettivo dell’azienda sarà quello di creare entro il 2020 un modulo più grande, passando dagli attuali 16 metri cubi a ben 330 metri cubi, una vera e propria casa gonfiabile per 6 astronauti o turisti spaziali.