Una “situazione apocalittica” con “danni materiali ingenti” ancora da quantificare e una “stagione a rischio” a causa anche dell’immagine di Cefalù veicolata dai media, “dove tutto è bruciato“. Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, non nasconde la sua preoccupazione. Dopo le 48 ore che hanno devastato la cittadina del Palermitano nota in tutto il mondo, dove gli incendi hanno divorato ettari ed ettari di vegetazione, strutture turistiche e case, e finita l’emergenza è l’ora della conta dei danni. “Siamo davanti a una vera e propria catastrofe -dice all’AdnKronos-, una situazione apocalittica. Quello che ci preoccupa, però, oltre ai danni materiali è il danno di immagine per la città in previsione della stagione turistica che quest’anno ha stentato a decollare ed è partita in ritardo. Adesso i media veicolano un messaggio devastante: quello di una Cefalù dove tutto è bruciato“. E i primi contraccolpi sono arrivati. “Qualche cancellazione già c’è stata – ammette -, ma il timore è che, se la città non si rialza subito, i danni potranno essere maggiori con conseguenze enormi per gli operatori del settore“. Insomma, per Farruggio, la stagione è a rischio. E non solo per le strutture direttamente coinvolte nella devastazione dei roghi, “i cui danni si stanno quantificando“, ma “per tutte le altre“. E in questo caso “la tragedia avrebbe confini difficili da tracciare“. “I turisti che nei giorni scorsi erano a Cefalù -dice- hanno subito enormi disagi anche a causa di una gestione carente dell’emergenza“. Turisti in fuga e strutture abbandonate. Farruggio non usa mezzi termini: “E’ mancato il coordinamento -dice- forse la tragedia, la catastrofe, non si è subito percepita nelle sue reali dimensioni“. Adesso, però, è il momento di ripartire. “Stiamo pensando come Federalberghi, anche a livello nazionale -spiega-, a qualche forma di sostegno, sia economico nei confronti delle strutture danneggiate sia in termini di messaggi positivi da veicolare, magari rilanciando qualche evento sul territorio. Cefalù ha bisogno di rialzarsi subito, serve un intervento immediato“. E per la rinascita della città devastata dalle fiamme anche i Governi regionali e nazionali sono chiamati a fare la loro parte. “Quella degli incendi è una piaga costante, frutto di atti criminali che si ripetono ogni anno – dice ancora Farruggio -. Alla Regione chiediamo una maggiore sensibilizzazione nei controlli per evitare che intere aree del territorio siano abbandonate e i privati intenzionati a investire in quelle zone per la tutela cacciati“. “Oggi siamo in uno stato di calamità – conclude Farruggio -, molte imprese non riusciranno ad adempiere ai loro obblighi fiscali. Credo sia un atto dovuto da parte sia del Governo Crocetta che del Governo Renzi prevedere la sospensione dei tributi non solo per le aziende che hanno subito danni materiali, ma anche per tutte le altre, che rischiano di subire un danno di immagine enorme e che sarebbero altrimenti doppiamente penalizzate“.