La Spezia: il sindaco chiede lo stato d’emergenza dopo la bomba d’acqua

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I danni provocati dal nubifragio sono davvero ingenti. Mi sembra che la prima cosa da fare sia la dichiarazione dello stato di emergenza per calamita’ naturale. Ci sono sicuramente i requisiti se non altro per il livello “b”, quello che comporta una presa in carico della Regione“. Così Massimo Federici, sindaco di La spezia e presidente della Provincia, dopo la bomba d’acqua che ha colpito lo spezzino. Federici ha effettuato sopralluoghi nelle localita’ piu’ colpite di Arcola e Vezzano. “Molti i danni che hanno interessato la viabilita’, molte le frane che si sono sviluppate su un ampio territorio, moltissimi i danni a private abitazioni e attivita’ produttive“, afferma Federici che rinnova l’auspicio che si “avvii una riflessione attenta” per migliorare il sistema delle allerte meteo.

Che ci siano stati problemi e’ palese. Per questo caso sia sufficiente dire che a pochi chilometri da Arcola, la Toscana aveva dato l’allerta“, afferma Federici secondo il quale “sarebbe necessario almeno la presenza di un previsore impegnato sulle 24 ore e di un coordinamento tra regioni“. “Non capisco le reazioni cosi’ nervose a una critica legittima. Su questi temi si e’ speculato senza limiti in passato e ora occorrerebbe nell’interesse comune la dovuta umilta’ e il necessario spirito autocritico“, conclude il sindaco di La Spezia.

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