Proprio in queste ore il caldo comincia ad entrare nella fase clou in Sicilia. In modo particolare nel palermitano dove poco fa sono state registrate temperature prossime ai +42°C +43°C all’ombra alle porte del capoluogo siciliano. Tutto merito dell’effetto favonico prodotto dagli intensi venti di scirocco che dai crinali delle Madonie, Nebrodi e Peloritani scivolano a valle a gran velocità, schiacciando l’aria, comprimendola e scaldandola ulteriormente. Su tutti spiccano i +45°C all’ombra registrati proprio pochi minuti fa dalla stazione di Villagrazia. Dati alla mano dovrebbe trattarsi del valore più alto raggiunto finora in Europa dall’inizio del 2016. In poche parole le temperature che in queste ore si stanno registrando in svariate località della costa tirrenica siciliani, nel tratto fra il palermitano e il messinese tirrenico, sono le più alte registrate sul suolo europeo dall’inizio del 2016.
L’analisi dei dati svolta finora nessuna località (fra quelle potenzialmente concorrenti alla Sicilia capaci di sfondare i +40°C) dell’Andalucia e della costa settentrionale di Creta (soggetta a intense ondate di calore indotte dai venti favonici meridionali, provenienti dal deserto libico, che scivolano dai rilievi dell’entroterra) è stata capace di sfondare la soglia dei +43°C in Giugno.
Quindi i +43°C +44°C toccati nel palermitano in questi giorni rappresentano l’attuale, seppur solo parziale in vista dei mesi di Luglio e Agosto, massimo termico annuo europeo del vecchio continente. Ora però non resta che augurarci che il nuovo massimo termico stagionale europeo non venga nuovamente ripreso dalle agguerrite concorrenti andaluse che entro la fine di Giugno potrebbero essere interessate da possibili intense onde di calore, in risalita dall’entroterra marocchino. Del resto siamo solo alla seconda decade di Giugno. Da qui a fine mese di sicuro non mancheranno nuovi capovolgimenti di fronte, visto la spiccata dinamicità che sta caratterizzando questo inizio di estate 2016, contraddistinto dal ritorno di una circolazione orientata sugli scambi meridiani (maggiori apporti di calore fra tropico e polo).
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