Gli obiettivi di fotocamere, smartphone e microscopi diventano sottili come un figlio e sono state ottenute in laboratorio meta-lenti, in grado di giocare con la luce grazie alle nanotecnologie. A ottenerle, e a descriverle sulla rivista Science, e’ stato il gruppo di ricerca dell’italiano Federico Capasso, dell’universita’ di Harvard e da decenni negli Usa, pioniere nelle ricerche sull’ottica. Questo lavoro è stato coordinato da Capasso, che sta realizzando le prime applicazioni reali. Il risultato sono delle piccole ‘metalenti’ fatte da un foglio di ossido di titanio (materiale usato largamente dall’industria elettronica), capace di deviare specifiche lunghezze d’onda di luce visibile. “Questa tecnologia – spiega Capasso nell’articolo – e’ potenzialmente rivoluzionaria perche’ funziona sullo spettro del visibile, cio’ vuol dire che ha la capacita’ di rimpiazzare le lenti in ogni tipo di dispositivo, dai microscopi alle fotocamere, dai display ai telefonini. Nel prossimo futuro le meta-lenti saranno realizzate su larga scala a un costo molto inferiore delle lenti convenzionali, negli stabilimenti che producono in massa microprocessori e e schede di memoria“.