Meno prezioso di un diamante ma dalla storia ben più turbolenta e avvincente: gli zirconi – minerali che appartengono al gruppo dei nesosilicati la cui formula chimica è ZrSiO4 – hanno alle spalle un passato fatto di alte temperature ed incredibile pressione. Tra le gemme più antiche sulla Terra, esso si forma in fusi silicatici con una alta concentrazione di elementi incompatibili e accetta nel suo reticolo cristallino elementi ad alta forza di campo.
La genesi di alcuni tipologie di questi cristalli – spiega l’ASI – potrebbe nascondere ancora dei segreti e coinvolgere lo spazio: lo afferma uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista online Geology, che ha preso in considerazione campioni di arenaria prelevati dal Meteor Crater – una cavità presente in Nord Arizona generata da un oggetto delle dimensioni di 12 chilometri precipitato all’incirca 49.000 anni fa.
Gli scienziati hanno individuato all’interno delle rocce analizzate degli zirconi, cristalli minuscoli e straordinariamente stabili che possono formarsi solo se sottoposti a temperature elevatissime: dalle indagini al microscopio elettronico è emerso che i frammenti raccolti in Nord Arizona sono stati “sfornati” a 2.000 gradi Celsius e ad una pressione di 300.000 atmosfere, condizioni estreme che sul nostro pianeta si verificano in seguito ad un violento impatto con un corpo asteroidale.
Osservati in laboratorio e “stressati” da un fascio di elettroni, i campioni prelevati rivelano una texture insolita, dall’aspetto granulare e una conformazione delle componenti chimico-fisiche a doppio orientamento. La stessa trama ruvida e la conformazione bi-orientata a nido d’ape delle parti del cristallo, è stata rinvenuta anche nelle rocce di un cratere da impatto in Sud Africa nonché in alcuni campioni lunari. Ciò implica che realisticamente zirconi con questo look estremo siano nati da uno scontro violento: proprio lo studio di questo genere di minerale fuori dal comune potrà aiutarci a comprendere meglio la storia degli asteroidi di cui ancora sappiamo poco e ad indagare la natura delle rocce prelevate sulla Terra o da altri corpi celesti come la Luna o Marte.