Allerta Meteo, ciclone “Dagmar” sull’Italia: arrivano i forti temporali, l’estate finisce k.o.

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Allerta Meteo – Come già anticipato la scorsa settimana, il rafforzamento e la riorganizzazione del vortice polare stanno determinando un considerevole abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale che scorre tra l’Atlantico settentrionale e l’Europa centrale. In seno al flusso perturbato principale che scorre sull’Europa centro-occidentale, mantenendo un alto indice zonale, è presente un’ampia ondulazione ciclonica che al momento si trova ridossata alla Francia, ove è ben evidente una ansa ciclonica ricolma di aria moderatamente fredda, d’estrazione sub-polare marittima, nella media troposfera. Nel corso delle prossime ore questa saccatura, appena citata, tenderà ad evolvere gradualmente verso levante, muovendosi in direzione della Francia orientale e delle Alpi occidentali, determinando un conseguente incremento dell’instabilità convettiva a ridosso delle nostre regioni di nord-ovest.

Allerta Meteo, il ciclone in arrivo sull’Italia si chiama “DAGMAR”: ecco la mappa ufficiale

imagesCome già accennato in precedenza a questa saccatura, che dalla Francia tenderà ad evolversi in direzione della Germania, Svizzera, Alpi e nord Italia, è supportata in quota dall’ingresso di una avvezione di aria moderatamente fredda in quota, nella libera atmosfera, particolarmente attiva a 500 hpa. Quest’aria fredda che segue la saccatura tenderà a irrompere in quota fino all’area alpina e alle nostre regioni più settentrionali, contrastando così con lo strato di aria calda e umida che da giorni preesiste in loco. I forti contrasti termici che si verranno a formare, tra l’ingresso delle masse d’aria più fredde in quota al di sopra del “cuscino d’aria calda e umida” che staziona nei bassi strati in prossimità del suolo, determineranno una considerevole intensificazione del “gradiente termico verticale”, instabilizzando notevolmente la colonna d’aria e favorendo lo sviluppo di forti moti convettivi in prossimità delle nostre regioni settentrionali, dal Piemonte settentrionale fino alla Lombardia e al Veneto.

rh500z1_web_14Il già intenso “gradiente termico verticale” sommandosi ai forti valori di vorticità potenziale isoentropica in quota, indotti dal transito della stessa saccatura in quota, nel corso della giornata di domani accenderanno un forte “forcing” convettivo, in area pre-frontale (sul lato anteriore della saccatura), che agevolerà la rapida formazione di grosse “Cellule temporalesche” e di più complessi sistemi temporaleschi a mesoscala, con marcato asse “obliquo”, che dal Piemonte e dalla Lombardia evolveranno velocemente in direzione dell’Emilia, Veneto, Trentino Alta Adige e persino sulla pianura friulana nel tardo pomeriggio di domani, apportando una fenomenologia temporalesca piuttosto intensa.

rh700z1_web_9L’intensa avvezione di umidità, da S-SO e SO, che precederà l’ingresso della saccatura inoltre avrà un ruolo molto importante nel fornire il carburante per l’alimentazione dell’attività temporalesca che localmente potrà risultare davvero molto intensa, con il rischio concreto di veri e propri nubifragi e di fenomeni anche violenti. I fenomeni più intensi nel corso della giornata di domani dovrebbero interessare proprio l’alta Lombardia, il Veneto settentrionale e tutta l’area alpina e prealpina, dove si attendono precipitazioni piuttosto abbondanti, con accumuli pluviometrici localmente significativi, in grado di provocare delle criticità idrogeologiche significative nelle aree maggiormente colpite dai fenomeni temporaleschi più intensi.

rh700z1_web_12Ma dei temporali seppur in modo più isolato, di moderata e forte intensità, nel corso della giornata di domani interesseranno pure la Liguria, in modo particolare la Riviera di Levante, l’alta Toscana e il nord delle Marche. Qui saranno soprattutto le infiltrazioni di umidità da SO (flusso pre-frontale), fra i 700 hpa e 500 hpa, e il passaggio in alta quota di un intenso nucleo di vorticità positiva associato al passaggio della medesima saccatura, a favorire la nascita di intensi moti convettivi che supporteranno la nascita di varie “Cellule temporalesche” e di possibili “MCS” che dal mar Ligure si spingeranno fino in direzione delle coste liguri e della Versilia, per poi spostarsi verso l’Appennino Tosco-Emiliano, una volta intercettato dal flusso pre-frontale da SO che precede il passaggio dell’asse principale della saccatura.

rh700z1_web_13Fra la serata e la successiva nottata il grosso del maltempo raggiungerà il Veneto, la pianura Friulana e le Alpi orientali, con piogge diffuse e forti temporali, accompagnati con una intensa attività elettrica. Nella giornata di sabato 6 Agosto la saccatura traslerà ulteriormente verso est, spostando il proprio asse principale proprio al traverso del bacino Adriatico, dove andrà successivamente in fase di “stretching”.

Copia di allerta meteo ciclone DagMarIl processo di “stretching” entro il pomeriggio di sabato si concluderà con l’evoluzione della parte più meridionale della saccatura in un “CUT-OFF” in quota con un associato sistema frontale a carattere freddo che arrecherà condizioni di marcata instabilità atmosferica, dapprima sulle coste adriatiche, dalla Romagna fino alle coste del Molise, ed in seguito anche al sud e sulla Sicilia.

Allerta Meteo Ciclone ItaliaL’isolamento di questo minimo depressionario in quota, con un relativo nocciolo di aria fredda a 500 hpa, pronto ad andare alla deriva in direzione delle nostre regioni più meridionali, aprirà un periodo di instabilità, con frequenti piogge e rovesci, anche sulle regioni più meridionali che soprattutto nelle giornate fra domenica e lunedì potrebbero essere interessate da fenomeni temporaleschi particolarmente intensi, specie fra Basilicata meridionale, Calabria e Sicilia. Il flusso umido nord-orientale richiamato dal “CUT-OFF”, in allontanamento verso lo Ionio, potrebbe causare accumuli pluviometrici davvero notevoli lungo le coste ioniche delle regioni meridionali. Di seguito i links utili per monitorare la situazione in tempo reale nelle pagine di MeteoWeb del nowcasting:

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