È di un mese fa la notizia dell’istituzione di un nuovo parco nazionale in Italia, quello dell’Isola di Pantelleria: è il primo parco nazionale siciliano. Ma quanti sono i parchi nazionali in Italia? Nel nostro paese sono presenti attualmente ventiquattro parchi nazionali. La tradizione di istituire aree naturalistiche protette risale a circa un secolo fa, quando venne istituito il primo parco nazionale italiano: il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Era il 1922 quando venne istituito, in una vasta area di oltre 70 mila ettari al confine fra Val d’Aosta e Piemonte, sulle Alpi. Subito dopo, sempre nel 1922, fu la volta del Parco Nazionale d’Abruzzo, dal 2001 denominato anche “del Lazio e Molise”. Negli anni a seguire fu la volta del Parco del Circeo, nel sud del Lazio, dello Stelvio, sulle Alpi e del Parco della Calabria, oggi confluito nel Parco Nazionale d’Aspromonte. Altri parchi sono quelli del Vesuvio, delle Cinque Terre, delle Foreste Casentinesi, dell’Asinara, della Majella, eccetera.
I parchi nazionali più grandi sono quelli del Monte Pollino, fra Basilicata e Calabria (circa 192.000 ettari) e quello del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, situato in Campania (oltre 180.000 ettari). Seguono quelli del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo, quello dello Stelvio e del gargano.
L’Italia è uno dei paesi europei che può vantare il maggior numero di parchi, e una delle maggiori estensioni: 15.000 km quadrati, circa il 6% del territorio nazionale.
I parchi nazionali sono aree protette con elevata biodiversità, o caratterizzate da elevato interesse geologico, biologico, scientifico, che vengono preservate dalle attività antropiche più invasive. Al loro interno sono divisi in aree a crescente livello di protezione. Alcune sono direttamente inaccessibili alle persone e a qualsiasi attività umana, altre sono caratterizzate da un livello medio di protezione, altre ancora permettono alle comunità che da sempre vivono nel territorio del parco di portare avanti le proprie attività, pur con alcune limitazioni che servono a preservare l’ambiente. Sono anche luoghi di promozione turistica.