Eccezionale ondata di caldo fra la Galizia e il Portogallo, sfondato il muro dei +40°C in riva all’oceano Atlantico

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Se il caldo sta risparmiando l’Italia, spostandoci poco più ad ovest notiamo come la situazione sia totalmente differente. Dopo aver duramente colpito il Marocco l’intensa ondata di calore in risalita dagli “arroventati” deserti del Maghreb ha investito il Portogallo e la Galizia, dove i termometri sono improvvisamente schizzati sopra la soglia dei +40°C +42°C a ridosso della costa atlantica. Tutto per merito dell’espansione verso nord del robusto promontorio anticiclonico sub-tropicale, ubicato con i propri massimi di geopotenziale in quota fra la costa marocchina e il medio-alto Atlantico, nel tratto antistante le coste del Portogallo e del settore più occidentale della Spagna. Questa notevole spinta meridiana del potente anticiclone sub-tropicale, verso l’Europa occidentale, ha consentito una considerevole espansione della “Cella di Hadley”, stagnate sopra la vasta regione desertica del Sahara occidentale, verso l’Europa sud-occidentale, fra Portogallo e Spagna occidentale. La formazione di questo robusto anticiclone sub-tropicale, evoluto in un autentico anticiclone di blocco, con massimi di geopotenziali piuttosto elevati nella libera atmosfera fra Marocco, Portogallo e l’Atlantico, ha praticamente costretto il flusso del ramo principale del “getto polare”, in uscita dal nord America e dal vicino Atlantico, a deviare verso le Isole Britanniche ed il mar del Nord.

anabwknaLa notevole risalita verso nord dell’anticiclone sub-tropicale nord-africano è stata accompagnata dall’estensione di una ampia fascia di geopotenziali davvero elevati, che presentavano massimi di oltre i 598-600 Dam a 500 hpa, tra il Marocco occidentale, il Portogallo e il settore più orientale del vicino Atlantico. Si tratta di massimi di geopotenziale molto elevati, per non dire eccezionali per queste latitudini, che oltre a stabilizzare l’intera colonna d’aria, inibendo qualsiasi tipo di moto convettivo (data la presenza di un flusso di aria calda e molto secca, nella media troposfera, proveniente direttamente dal Sahara occidentale), hanno prodotto una estesa area di intense “Subsidenze atmosferiche”, estesa dal Marocco fino alla Galizia, caratterizzata da correnti discendenti che hanno compresso l’aria nei bassi strati, scaldandola ulteriormente e deumidificandola.

praia_do_pau_lagoa_algarve_portogalloL’aria già in origine molto calda e secca, aspirata dagli arroventati deserti del Maghreb, con isoterme che superavano i +24°C +25°C a 850 hpa, giunta all’altezza del Portogallo e della Spagna occidentale è stata ulteriormente surriscaldata dalle intense “Subsidenze atmosferiche” indotte dai massimi di geopotenziale presenti in quota, che hanno compresso le calde masse d’aria, di origine sub-tropicale continentale, verso i bassi strati, rendendole ancora più roventi del solito. Il sensibile incremento della “compressione adiabatica” legato alle intense “Subsidenze”, l’intensa e prolungata insolazione diurna e la scarsa umidità, inibita proprio dalla “compressione” verso il basso delle masse d’aria, già in origine piuttosto calde (aria sub-tropicale), hanno comportato un sensibile aumento delle temperature nei bassi strati, arroventando per bene le vallate e le aree interne del territorio portoghese e galiziano.

Le eccezionali temperature massime raggiunte ieri in Portogallo
Le eccezionali temperature massime raggiunte ieri in Portogallo

Ciò ha permesso ai termometri di molte località di Portogallo e Galizia, nella giornata di martedì 9 Agosto 2016, di poter sfondare con una certa facilità il fatidico muro dei +40°C +42°C all’ombra, permettendo l’abbattimento di diversi record assoluti di caldo, resistenti da oltre mezzo secolo di osservazioni. Fra le temperature più eccezionali registrate nella giornata di ieri sul territorio portoghese segnaliamo i +44,8°C registrati dalla stazione meteorologica di Mora, dove grazie alla componente favonica dai quadranti orientali, che spingeva aria particolarmente rovente dal vicino entroterra, la colonnina di mercurio è riuscita a sfiorare il fatidico muro dei +45°C. Incredibili anche i +42,2°C registrati nella città di Braga, mentre ad Oporto la massima definitiva si è fermata a ben +40,9°C all’ombra, facendo registrare uno dei valori più alti di sempre.

La città di Braga, dove ieri si sono raggiunti i +42°C
La città di Braga, dove ieri si sono raggiunti i +42°C

Nella bella cittadina di Figueira da Foz, ubicata praticamente in riva all’oceano Atlantico, la massima assoluta di ieri è stata di ben +39,6°C, stabilendo una delle temperature massime più alte fino ad oggi misurate sull’Atlantico. L’ondata di calore si è avvertita anche nella vicina Galizia, con temperature massime giornaliere che hanno raggiunto e superato i +40°C +42°C. A Vigo la massima definitiva di ieri è stata di +40,8°C all’ombra, ma in altre località pare che la colonnina di mercurio sia riuscita a varcare la soglia dei +41°C +42°C. Molti più numerosi i record caduti nelle stazioni secondarie. In questo caso dal punto di vista statistico questi valori hanno un valore limitato, data la presenza di serie piuttosto corte ai fini dell’elaborazione di una media climatica.

LaPresse/EFE
LaPresse/EFE

Il picco di caldo ha raggiunto la massima intensità proprio nella giornata di ieri. A partire da domani l’onda di calore che ha raggiunto il Portogallo e l’ovest della Spagna, assieme all’intenso promontorio anticiclonico sub-tropicale di blocco, cominceranno ad indebolirsi, iniziando ad evolversi verso est, spingendosi verso la Spagna e il sud-ovest della Francia, dove si potranno raggiungere picchi estremi prossimi ai +40°C. Tale arretramento consentirà l’intrusione, da Ovest, verso il Portogallo e la Galizia, di masse d’aria più temperate e umide che faranno abbassare le temperature, portandole su valori più consoni per la stagione estiva. Il caldo invece continuerà a concentrarsi tra il sud del Portogallo e la Spagna meridionale, dove nei prossimi giorni si registreranno valori alquanto elevati, ben al di sopra delle medie del periodo, specie nell’assolata Andalucia.

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