Terremoto, “grida e disperazione”: “All’alba si vedevano solo macerie e distruzione” [GALLERY]

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Anche i sacerdoti scendono in campo per dare una mano dopo il violento terremoto che questa notte ha colpito la vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, subito dopo le violente scosse è sceso in strada per dare una mano ai volontari nei paesi più colpiti. “Nel buio – racconta all’Adnkronos il presule – sentivo soltanto gente che gridava, persone disperate sulle strade, grida che arrivavano dalle case. Alle prime luci dell’alba ho visto solo macerie, un paese completamente distrutto. E’ un’altra Aquila”. Il vescovo si è rimboccato le maniche e da stamani si è messo ad aiutare i volontari della Protezione civile scavando tra le macerie. “Ci sono dodici morti – dice addolorato mons. D’Ercole – ma mancano all’appello ancora tante persone. Ci sono molti dispersi e più passa il tempo più la situazione diventa difficile. Si continua a scavare tra le macerie con grandi difficoltà. Il paese è completamente distrutto”.

Danni a numerose abitazioni, che sono state evacuate, e ad alcuni beni monumentali tra cui la chiesa di S. Benedetto a Norcia, si segnalano in Umbria. Danni anche alle mura benedettine e crolli in alcune abitazioni a Castelluccio di Norcia. Per quanto riguarda la viabilita’, al momento e’ interrotta la strada tra Borgo Cerreto e Norcia per la rottura di una barriera paramassi e l’accesso alla citta’ e’ possibile solo via Preci, sono state comunque evidenziate altre criticita’ nella rete stradale.

“Ho girato per il paese e per le sue frazioni, e’ tutto un crollo, a vista tutte le case sembrano inagibili, serviranno tendopoli per tutta la popolazione”. Lo ha detto a RaiNews24 Stefano Petrucci, sindaco di Accumoli, uno dei paesi del reatino piu’ colpiti dal terremoto di questa notte. E’ “una distruzione come all’Aquila. Il numero delle vittime e’ destinato a salire”, ha aggiunto.  “Tre quarti di paese non ci sono piu'”, riferisce, a sua volta, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. “La macchina dei servizi e’ stata efficientissima, dopo mezz’ora sono arrivati i primi mezzi di soccorso. Stiamo cercando con tutti i mezzi di portare i primi soccorsi, ma lavoriamo senza luce”, ha spiegato Pirozzi a Rainews24. “Ora abbiamo mandato tutti agli impianti sportivi. Qui la situazione e’ drammatica. I morti sono tanti, non posso fare un bilancio ora perche’ gli interventi di soccorso sono in corso”, ha concluso il sindaco del paese del reatino, tra i piu’ colpiti dal terremoto di questa notte. Il Corpo forestale, in una nota, informa che sono state “estratte vive dalle macerie decine di persone” a Pescara del Tronto, mentre “due corpi esanimi sono stati rinvenuti ad Arquata del Tronto. Diciassette le pattuglie a lavoro nella provincia di Ascoli Piceno provenienti dai Coordinamenti Territoriali Ambientali di Visso e dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno e Macerata per prestare i soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma. Dai primi accertamenti effettuati risulta gravemente danneggiato il paese di Pescara del Tronto, quasi raso al suolo mentre la frazione di Peracchia di Acqua Santa Terme e’ ancora isolata. Un elicottero della Forestale e’ partito poco fa da Falconara per una perlustrazione area dell’area marchigiana.

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