È stato scelto da TIM il progetto “Il sentiero degli ortaggi Made in Italy” per partecipare al WithYouWeDo, il crowdfunding che fa bene all’Italia grazie a cui si può contribuire alla nascita ed alla diffusione di progetti buoni e ambiziosi. Il progetto è dedicato alla riscoperta di antiche varietà locali di ortaggi regione per regione, attraverso la conoscenza delle “tradizioni alimentari”, come elementi culturali ed etnici del nostro Paese. 10 ortaggi per 20 regioni per creare un percorso all’insegna del mangiar sano italiano. Una vera missione da compiere in un anno solare per incrementare l’archivio di semi antichi dei Laboratori Hortives: è questo il progetto promosso da Associazione Filiderba, associazione culturale da tempo impegnata dalla promozione della cultura, alla valorizzazione del territorio, alla riscoperta delle tradizioni e delle identità culturali passate, all’educazione ambientale attraverso attività di cooperazione allo sviluppo e al miglioramento della qualità di vita, con particolare attenzione alla riscoperta di attività agricole e artigianali e alla promozione della cucina locale e tradizionale italiana «Hortives da semplice progetto di ricerca a centro di divulgazione scientifica, di studio e conservazione di piante orticole e alimentari. Dal 2013, un susseguirsi di eventi, mostre e convegni ha portato questa iniziativa a strutturarsi sempre di più e a formare un team di ricercatori e tecnici dei diversi aspetti della biodiversità orticola italiana, con un’attenzione volta anche alle tradizioni e al territorio regionale; un progetto nazionale presente ogni anno sempre di più anche a livello ultra-locale»; racconta Marco Nigro, responsabile e fondatore di Hortives. Tuttavia, quella che si è data il gruppo, non è una “mission” solo di ricerca ma anche di vità, all’insegna della tutela del territorio e dell’orticoltura del Bel Paese. Infatti, valorizzare la conoscenza delle varietà orticole locali e antiche delle Regioni d’Italia, attraverso la riscoperta delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali ed etnici del nostro Paese, significa ripristinare quel legame antico degli ortaggi con il territorio di origine. Tutto ciò comporta avviare una capillare e minuziosa ricerca di semi di varietà locali antiche per riscoprirle, studiarle, farle conoscere nuovamente al territorio e tutelarle attraverso la cosiddetta conservazione del germoplasma, attuata presso la Banca dei Semi e i laboratori di ricerca di Hortives che, a oggi, possono contare 300 accessioni di ortaggi antichi conservati. Per questo HortiVeS sta creando un archivio ricco di informazioni biologiche, botaniche, agronomiche, nutrizionali e storiche legate a ciascun ortaggio, con un attento riferimento ai legami fra ortaggio, territorio e tradizione locale. La conservazione delle varietà orticole locali contribuisce alla tutela della biodiversità agricola del nostro Paese; riscoprire, studiare e ridiffondere queste antiche varietà rappresenta un’azione che implementa la tutela ambientale in funzione dell’agroecosistema, soprattutto a livello ultralocale. Dopo un’attenta indagine, il team dei ricercatori di Hortives ha stilato una prima lista di varietà che saranno protagoniste del tour dedicato alla loro riscoperta, studio e raccolta dei semi. Un’ iniziativa completamente a contatto con il territorio che porterà alla riscoperta di tradizioni, tipicità e usi locali. I ricercatori di Hortives possono far conto sui contatti con alcuni coltivatori custodi, piccoli ortisti, cittadini del luogo e associazioni e organizzazioni di produttori per recuperare queste varietà e alcuni campioni di semi. Tre gruppi di lavoro partiranno da Milano verso tre direzioni: Puglia, Sicilia e Sardegna, per risalire l’Italia attraversando le diverse regioni italiane. Un viaggio lungo un anno solare per ritrovare il nostro prezioso patrimonio orticolo e custodirlo per le generazioni successive. In ciascuna regione i team inviati avvieranno una ricerca di informazioni socio-culturali, testimonianze scritte e orali per definire e confermare alcune informazioni:
- se effettivamente quella presa in considerazione è una varietà orticola tipica
- la veridicità del nome attribuitogli
- la raccolta di informazioni storico-culturali
- la raccolta di quante più testimonianze della presenza storica sul territorio della varietà antica tipica di quella Regione
- il contatto con associazioni del territorio, amatori, ortisti e coltivatori custodi per la gentile richiesta di alcuni campioni di semi
L’attenzione di Hortives si sposta, anno dopo anno, verso una raccolta sempre più minuziosa di varietà di ortaggi e piante alimentari in genere, anche a livello internazionale. Nel 2015, infatti, ha curato l’organizzazione di una esposizione dedicata al “pomodoro”. L’evento si è tenuto nel settembre scorso, presso il Vivaio del Comune di Milano e la mostra era intitolata “Lycopersicum mundi”: una raccolta di oltre 100 varietà di pomodoro provenienti da tutto il mondo. Nel 2016, la ricerca è stata indirizzata verso il “nuovo” ambito dei fiori commestibili, grazie all’attivazione di una nuova collaborazione con alcuni ricercatori della Costa Azzurra. Il progetto Hortives vanta partner di prestigio:
- CREA – Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’ analisi in Economia Agraria: partner scientifico ufficiale e Comitato Scientifico.
- Istituto Agrario Gregorio Mendel di Villa Cortese: sede operativa dei laboratori, campi e serre sperimentale e della Banca del Germoplasma. Partner didattico ufficiale.
- A.Di.P.A. – Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori: il mondo amatoriale e la raccolta di semi
- Confartigianato Altomilanese: il territorio e le tradizioni. Partner istituzionale ufficiale.
- Studio di Architettura Lombardi & Grana: il nostro Ufficio tecnico.
- Urban Garden Italia: official media- partner, il network fieristico e lo scambio di semi.
- Agenzia Giornalistica Excalibur: ufficio stampa e comunicazione.
I passaggi per ogni seme raccolto Al ritrovamento di una varietà locale i tecnici e ricercatori Hortives avviano l’attività di ricerca:
- indagine della provenienza della semente per ricrearne nuovi
- classificazione botanica, che risulta un elemento fondamentale per la produzione di informazioni e dati attendibili. Filiera di produzione e provenienza insieme alla scheda di classificazione costituiranno il Passaporto del Seme, un documento che consentirà all’ortaggio di poter viaggiare in Italia per essere studiato e coltivato negli orti sperimentali senza difficoltà e, inoltre, di essere conosciuto anche da paesi stranieri, in quanto riporterà tutte le informazioni essenziali e verrà scritto in tre lingue, italiano, inglese e francese.
- PRIMA prova di germinazione:
– le piantine ottenute o le sementi testate verranno coltivate in orti sperimentali diffusi su tutto il territorio nazionale permettendo di produrre risultati precisi e attendibili, – osservazione degli individui coltivati: studio della biologia, fisiologia e agronomia della pianta; delle caratteristiche peculiari della coltura con particolare riferimento al prodotto edibile.
- Indagine storica per comprendere l’effettiva origine della varietà e se queste varietà soddisfano alcune caratteristiche per poter essere definite tali.
- Durante la caratterizzazione fenotipica degli individui, verrà prodotta della semente in purezza da parte dei nostri Breeder con protocolli specifici per le varietà autogame (autoimpollinazione) e allogame (impollinazione incrociata).
- Una volta prodotta la semente verrà avviata alla conservazione a lungo-termine presso la Banca Semi di HortiVeS.
Grazie all’aiuto di tutti i donatori del #WithYouWeDo, anche con un piccolo contributo sul sito www.withyouwedo.telecomitalia.com/projects/2941/il-sentiero-degli-ortaggi-made-in-italy è possibile contribuire alla realizzazione del progetto “Il sentiero degli ortaggi Made in Italy” fino al 5 novembre 2016 . Per la serie: un piccolo aiuto per un grande progetto. Link utili: https://withyouwedo.telecomitalia.com/projects/2941/il-sentiero-degli-ortaggi-made-in-italy
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