Allerta Meteo, spettacolare ciclogenesi in sviluppo sullo Jonio, forti piogge e intensi venti di grecale al Sud

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Allerta Meteo – Come previsione la spettacolare ciclogenesi sta scivolando sullo Ionio, cominciando ad essere sempre più autonoma, rispetto l’ondulazione ciclonica che l’ha generata. Scivolando sul settore più occidentale dello Ionio la depressione sta cominciando anche ad approfondirsi, iniziando ad assumere le tipiche caratteristiche dei cicloni extratropicali che iniziano il processo delicato di “warm seclusion”. Dall’analisi degli ultimi loops satellitari si nota che attorno al minimo depressionario, posizionato nel tratto di mare ad est della costa siracusana, si stia sviluppando una convezione asimmetrica, con la formazione di una lunga banda nuvolosa davvero molto fotogenica su quadrante occidentale, caratterizzata dallo sviluppo di diversi cumulonembi con una discreta attività temporalesca, non organizzata per dire la verità.

aBYiZNEcqGoDSAlmeno fino ad ora. Da notare come tutto attorno la circolazione ciclonica sullo Ionio sia presente un’ampia flusso di aria molto secca in quota, in uscita dal bordo più meridionale del robusto promontorio anticiclonico dinamico posizionato sull’Europa centrale, che rende i cieli sereni o poco nuvolosi (nubi basse e nebbie permettendo sulle zone pianeggianti). L’avvezione di vorticità positiva presente in quota, con un nucleo di vorticità positiva isoentropica particolarmente attivo a 500 hpa, sta assicurando un buon invorticamento. Purtroppo fra i tanti elementi favorevoli ne manca uno che generalmente risulta fondamentale per lo sviluppo di un “TLC” (tropical like cyclone), ossia il passaggio nell’alta troposfera di un “Jet Streak”, un massimo di velocità del “getto polare”.

02Difatti generalmente il passaggio nell’alta troposfera di un “Jet Streak”, con velocità particolarmente elevate, non fa altro che raffreddare l’ambiente, provocando un abbassamento di quota del limite superiore della troposfera, con il conseguente ingresso di aria molto fredda e secca, d’origine stratosferica al di sopra depressione a mesoscala (“invasione stratosferica”), facendola degenerare. La sovrapposizione di questo flusso freddo e molto secco nell’alta troposfera, attraverso l’ingresso del “getto polare”, rappresenta in molti casi il vero fattore d’innesco del profondo ciclone, che nella fase dell’approfondimento, durante il passaggio sopra le calde acque del Mediterraneo, comincia ad assorbire un ingente quantità di calore latente, risucchiato dall’intensificazione dei moti convettivi (correnti ascensionali) interni alla circolazione depressionaria.

imagesL’intensificazione di queste correnti ascensionali, prodotta dall’inasprimento del “gradiente termico verticale” e del “gradiente igrometrico”, contribuisce a riempire il nucleo depressionario di aria piuttosto calda e molto umida, fino ai medi e bassi strati, iniziando a creare un cosiddetto “warm core”, con temperature di oltre i +1°C +2°C rispetto all’ambiente circostante. La presenza di un nocciolo depressionario, alla quota isobarica di 500 hpa, ancora molto freddo, può inizialmente illudere sulla possibile ibridazione, tanto da far apparire il sistema, già con caratteristiche tropicali, in un comune ciclone extratropicale (sotto l’aspetto del processo dinamico). Ma non è così, visto che il processo di trasformazione, da “baroclino” a “barotropico”, può risultare molto complesso, tanto da rendere quasi indeterminabile il tipo di sistema in evoluzione.

04Nelle prossime ore si dovrebbe assistere ad un ulteriore incremento dell’attività convettiva sul quadrante nord e nord-orientale della depressione, dove si formeranno dei “Clusters temporaleschi” che avvitandosi attorno la spirale ciclonica potrebbero muoversi in direzione delle coste del reggino ionico, salvo poi puntare i litorali del catanese, siracusano e ragusano dal pomeriggio e serata successiva, dando luogo a delle piogge, rovesci e anche temporali, accompagnati da forti raffiche di vento, da N-NE e NE, particolarmente intense lungo le coste del siracusano e ragusano, dove si potranno registrare raffiche di oltre gli 80-90 km/h.

14I forti venti di grecale, come già più volte sottolineato da giorni, saranno l’elemento saliente di questo peggioramento. Le isobare strette e concentriche del ciclone ionico si addosseranno a quelle ellittiche di questo robusto promontorio anticiclonico sull’Europa centrale, in fase di estensione verso la Polonia e la Bielorussia. Sarà proprio la presenza di questo solido promontorio anticiclonico a inspessire in modo sensibile il “gradiente barico orizzontale” fra la Sicilia e lo Ionio occidentale, generando l’attivazione di un intenso flusso nord-orientale che dalle coste della Grecia occidentale si dipanerà sullo Ionio, sotto forma di sostenuti venti da Est, E-NE e NE, a rotazione ciclonica davanti la costa della Sicilia orientale.

08L’intensa ventilazione di grecale proverrà proprio dalla costa dell’Albania meridionale e da quella greca occidentale, e poi tenderà ad intensificarsi una volta dipanatasi sullo Ionio, fino a raggiungere l’intensità di burrasca sul settore occidentale dello Ionio, nel tratto prospicente le coste della bassa Calabria ionica e della Sicilia orientale, dal catanese al ragusano. La ventilazione da N-NE, in rotazione a NE, dovrebbe cominciare ad intensificarsi notevolmente, fino a raggiungere l’intensità di burrasca, forza 7-8 Beaufort, localmente anche picchi di forza 9 Beaufort nel tratto di mare antistante la costa siracusana e ragusana, dove in mare aperto si potranno registrare raffiche di gran lunga superiori agli 80-90 km/h.

01Lo Ionio in poche ore passerà da molto mosso ad agitato, fino a molto agitato il basso Ionio, per la formazione di ondate di mare vivo, con “Run-Up” alti anche più di 4.0-5.0 metri, anche più a largo, pronti a estendersi verso il basso Ionio, Malta e le coste libiche occidentali. Le onde di “mare vivo” sollevate dalla “grecalata” andranno a rompersi con grande impeto lungo le coste del messinese ionico, come onde “rifratte” da Est, catanese, siracusano e ragusano, causando conseguenti rumorose mareggiate. I “Run-Up” più alti andranno ad abbattersi nel tratto di costa fra il promontorio di Augusta e Capo Passero, dove si potranno verificare mareggiate anche significative, in grado di causare importanti fenomeni di erosione.

Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale:

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