Ambiente: “E’ la quarta rivoluzione industriale, i cambiamenti climatici vanno contrastati attraverso la cultura”

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“Abbiamo ancora moltissime cose da fare, ma la strada è segnata e non si tornerà indietro, la ricerca e l’innovazione tecnologica saranno i motori per lo sviluppo dei prossimi anni. Oggi anche per un’impresa rispettare l’ambiente non è più solo un bollino che certifica l’eticità del proprio operato, ma il presupposto per garantirne la continuità nel tempo. È la quarta rivoluzione industriale, studenti e educatori devono prepararsi a questo nuovo scenario per non restare indietro“. E’ quanto ha affermato Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, oggi durante la quarta edizione del Forum Terra Italia in programma a Bologna. Si tratta di un congresso riguardante i temi dello sviluppo sostenibile promosso da Earth Day Italia: quest’anno ha approfondito in particolar modo il tema ‘Educare alla Custodia del Pianeta’.

A discuterne, oltre al ministro, anche l’Arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Zuppi, secondo cui Papa Francesco, con la Laudato Sì, “ha voluto coinvolgerci tutti nella cura della casa comune, manca ancora la consapevolezza del fatto che siamo l’ultima generazione che ancora può fare qualcosa per l’ambiente e questa responsabilità cozza con le nostre abitudini di consumo”. “Lo sviluppo sostenibile è la sfida educativa dei nostri giorni-commenta Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia- il cambiamento culturale di cui il nostro Pianeta ha bisogno per contrastare efficacemente i cambiamenti climatici non può che partire dalle giovani generazioni. Ragazzi consapevoli dell’urgenza di modificare il nostro stile di vita e il nostro sistema economico e produttivo possono oggi stimolare la governance del Paese sulla questione ambientale e saranno domani uomini che non ripeteranno gli errori commessi dalla nostra generazione. La scuola- conclude– è chiamata a gestire questa transizione”. Nella stessa manifestazione è stato conferito il premio giornalistico Reporter per la Terra (Edizione 2016) a giornalisti e fotografi che si sono distinti sui temi dell’ambiente durante il periodo che va dall’Earth Day 2015 all’Earth Day 2016.

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