Il corpo senza vita di un cane adulto con ferite, segni di bruciature e vasti segni di sevizie e torture è stato trovato vicino a un cassonetto dei rifiuti nel quartiere Provvidenza a Caltanissetta. A segnalare la carcassa dell’animale parzialmente dato alle fiamme è stato un cittadino che ha inviato delle foto a un quotidiano on line locale. Adesso sulla vicenda interviene il Wwf Sicilia centrale che punta il dito sul “gesto orribile e disumano commesso a anonimi e ignobili delinquenti che, con tali nefandezze, infangano un’intera comunità”.
“Purtroppo non è la prima volta che a Caltanissetta e nella sua provincia si registrano simili delitti – dicono dal Wwf nisseno -: su maltrattamenti e zoomafia siamo in piena emergenza”. Ma il fenomeno legato ai maltrattamenti degli animali che a Caltanissetta negli ultimi anni registra “una vera e propria escalation” è quello dei combattimenti clandestini fra cani. “In città prospera un costante giro di lotte fra cani, spesso organizzato e gestito da giovani e insospettabili nisseni, dediti a queste lucrose quanto crudeli attività illecite – dicono dall’associazione -. In certi quartieri della città, infatti, sono decine i cani appartenenti a razze tradizionalmente usate per i combattimenti come pitbull e dogo allevati spesso in garage o case diroccate, gravitando in questo circuito criminale”.
Il presidente del Wwf Sicilia centrale, Ennio Bonfanti, rivolge un appello al prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, per chiedere un “urgente incontro” su queste tematiche e proporre subito un coordinamento delle forze di polizia per la prevenzione e repressione dei reati contro gli animali. (AdnKronos)