Spazio: “Il Governo confermerà le risorse”, ruolo di prim’ordine per la Puglia

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I fondi destinati dal Governo al comparto spaziale saranno confermati per il prossimo anno. La rassicurazione per le imprese italiane delle attività italiane riunite a Roma per l’assemblea annuale della loro associazione (Aipas) è arrivata direttamente dal senatore Pd Salvatore Tomaselli, firmatario del disegno di legge sul riordino dell’Agenzia spaziale italiana. «Tornare indietro sarebbe fuori da ogni logica – ha detto Tomaselli -. Vigileremo affinché siano confermate le risorse necessarie per mantenere una solida presenza nazionale nei programmi sovranazionali ma anche per sostenere la ricerca e quindi generare l’indotto interno».

Una notizia presa naturalmente di buon grado dal presidente dell’associazione, Giovanni Sylos Labini, che ha tuttavia spiegato come i programmi spaziali siano molto lunghi nella loro attuazione, motivo per cui necessitano di una programmazione stabile e duratura che si spera possa essere messa in campo dall’Italia che oggi è al terzo posto in Europa per lavoro e ricerca nel settore con un ruolo di prim’ordine del Mezzogiorno.

«Il distretto aerospaziale pugliese è considerato una delle best practice a livello europeo – dichiara Sylos Labini – e non è un caso se il presidente di Nereus (la Rete delle Regioni europee che utilizzano tecnologie spaziali), Nichi Vendola, sia un pugliese. Per non parlare delle aziende che coraggiosamente hanno scelto di investire e restare in Puglia portando avanti il proprio lavoro».

Si pensi alla Sitael, con sede a Mola di Bari, che sta diventando il principale soggetto privato italiano nel settore dei minisatelliti; o alla Planetek Italia, con sede a Bari, che con i suoi 22 anni di storia ha vissuto tutta l’evoluzione del settore spaziale diventando centro di eccellenza internazionale. Senza dimenticare le numerose spin off universitarie e le piccole aziende del settore che lavorano quotidianamente.

Questo e tanti altri i temi al centro dell’assemblea annuale Aipas che si è tenuta giovedì pomeriggio al museo Macro di Roma. Durante la tavola rotonda è stato inoltre ribadito che l’Italia manterrà la sua quota all’interno dell’Esa mantenendo, con i suoi 512 milioni di euro, il terzo posto nella classifica dei finanziatori dell’Agenzia spaziale europea dopo la Germania (873 milioni) e la Francia (845 milioni).

Nel corso dell’incontro organizzato da Aipas si è parlato di tre temi basilari: la Ministeriale Esa (cioè la conferenza biennale dei ministri dei Paesi dell’Agenzia spaziale europea che si terrà il prossimo dicembre a Losanna e definirà le strategie dei prossimi anni), il Piano nazionale Space Economy (finanziato ad agosto con 350 milioni di fondi richiesti al Cipe sul Fondo per lo sviluppo e la coesione) e la European Space Strategy. A questi si è aggiunto un primo bilancio della Cabina di regia sullo spazio della Presidenza del Consiglio, che ha dimostrato, ha detto il promotore Paolo Puri (colonnello, consigliere militare vicario della Presidenza del Consiglio), la capacità di fare sistema tra i vari enti pubblici e privati coinvolti, dalle piccole e medie imprese ai ministeri. Durante la tavola rotonda sono intervenuti anche Enrico Russo (direttore tecnico Asi, Agenzia spaziale italiana), Ludovica Agrò (direttore generale Agenzia per la coesione territoriale) e Antonio Bartoloni (dirigente del ministero dello Sviluppo economico).

La giornata dell’Aipas è proseguita con una conferenza divulgativa dedicata al tema della sostenibilità. Non vanno infatti sottovalutati gli aspetti che vanno oltre il campo spaziale in senso stretto ma che si ispirano allo spazio. Si pensi alla moda. O alla musica. Usando tecnologie e materiali spaziali il Politecnico di Milano con la Scuola del design ha creato una linea di abbigliamento presentata al Macro dalla docente di design Annalisa Dominoni che ha raccontato come con il linguaggio della moda Esa ha dimostrato le ricadute del comparto spaziale sull’economia quotidiana. È stato invece l’astrofisico Ettore Perozzi, a presentare la conferenza-spettacolo “Rock Around the Planets” sul rapporto tra spazio e musica. Ultimi due relatori dell’iniziativa sono stati Luca Del Monte, space manager Esa, che nel suo intervento ha parlato della nuova generazione di coloni dello spazio guidata da imprenditori e aziende – e che potremmo chiamare “lo spazio emergente” – e di come sta infatti allargando i confini della sfera delle attività economiche oltre l’atmosfera terrestre arrivando, per ora, con pieno successo alla cosiddetta orbita geostazionaria a 36.000 km di distanza dalla superficie terrestre. L’obiettivo, per Del Monte, è espandere le attività economiche in modo innovativo e sostenibile in tutto il sistema solare, catalizzando l’emergenza di un nuovo tipo di industria e di crescita economica, al di là degli schemi dei tradizionali settori commerciali dell’industria spaziale; e Luca Rossettini che ha approfondito il tema «new space», della costellazioni satellitari e della corsa alla miniaturizzazione dei satelliti con riferimenti anche ai rifiuti spaziali e ai modi in cui l’Italia ha dimostrato di essere leader nella rimozione di questi rifiuti.

L’evento è stato realizzato con il sostegno di Compagnia Generale per lo Spazio (CGS-OHB), Sitael e Airbus. L’Aipas, fondata a Roma nel 1998, è composta da 33 imprese (piccole, medie e grandi), per un totale di circa 1.400 dipendenti e un fatturato complessivo di 160 milioni di euro.

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