Terremoto: da 3 italiani su 4 solidarietà alle popolazioni colpite

MeteoWeb

Quasi 3 italiani su 4, il 74%,, hanno partecipato ad iniziative di solidarietà per il terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto scorso, di questi il 42% ha donato con sms o su conto corrente, il 19% tramite associazioni e ben il 13% mangiando l’amatriciana nei luoghi che hanno aderito all’iniziativa. Tra coloro che hanno donato, il 76% ritiene che acquistare prodotti alimentari del territorio colpito dal sisma possa aiutare la ripresa. E’ quanto emerge dalla indagine Coldiretti-Ixé presentata alla quindicesima edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si apre oggi a Cernobbio sul lago di Como. Ed è così che a Villa d’Este, dove viene ospitata la due giorni, apre il primo mercato degli allevatori e contadini terremotati che hanno portato i loro prodotti tipici a 50 giorni dal sisma. Dalle fragole e frutti di bosco di Amatrice ai dolci di Accumoli, dai succhi e marmellate biologiche di Norcia alle mortadelle di Campotosto, dal pecorino dei Sibillini allo zafferano fino al pecorino amatriciano e alla caciotta solidale realizzata con il latte delle mucche ‘sfollate’, sono solo alcuni degli alimenti simbolo di una volontà di riscatto di un’economia che in quei territori vive di attività agricole.

Sono infatti 3.300 i posti di lavoro a rischio nelle campagne dei 17 comuni che hanno subito danni strutturali gravi e che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole, oltre 7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%. “Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento“, ha affermato Roberto Moncalvo nel sottolineare la necessità che “la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.

Condividi