“Così è da morire, non ce la facciamo più. E’ un continuo, un continuo, un continuo!”. Reagisce così il sindaco di Castel Sant’Angelo sul Nera, Mauro Falcucci all’ultima scossa di Terremoto di magnitudo 4.2. “Abbiamo dovuto chiudere anche il Comune, che era già parzialmente inagibile. Ma con queste scosse, e la gente che sale e scende ogni volta per paura, non si può nemmeno più lavorare. Adesso aspettiamo un modulo per ospitare gli uffici”. “Dal 24 agosto è un tormento, scusi lo sfogo, ma faccia conto di aver parlato con un padre”, dice all’ANSA Falcucci. “Siamo riusciti a far partire le persone, stiamo cercando altre strutture che possano ospitare gli sfollati. E’ importante che la gente vada a ricaricare le batterie sulla costa: se noi sappiamo che è tranquilla, siamo tranquilli anche noi e soprattutto possiamo lavorare più serenamente, con sopralluoghi mirati. Ricarichiamo le batterie e cominciamo a fare le telefonate”.