Terremoto: molte aziende agricole e zootecniche sono state colpite, bisogna tutelare animali e prodotti

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“Nel maceratese molte aziende agricole e zootecniche sono state colpite e i danni sono ingentissimi. Da un sopralluogo che ho appena effettuato posso dire che molti annessi agricoli sono crollati, moltissimi imprenditori agricoli si ritrovano con la casa, la stalla o il laboratorio per la trasformazione dei prodotti per ora inagibili”. Lo dice a Labitalia Francesco Fucili, presidente Coldiretti Macerata. “Per fortuna -sottolinea Fucili- non ci sono state vittime sia di persone sia di animali: le mucche si sono salvate perché ancora al pascolo, soprattutto quelle della razza Igp Vitellone Bianco marchigiano. Ma a giorni, a novembre, gli animali dovranno tornare al riparo e saranno problemi”.

Fucili ha constatato di persona che “anche le stalle più recenti, quelle costruite con criteri antisismici, hanno comunque subito danni”. “Non sono crollate -dice ancora- ma le stalle si sono ‘mosse’ sul terreno e le lastre di cemento armato che compongono il pavimento non sono più incardinate bene, e gli spazi tra l’una e l’altra si sono molto allargati”. Il territorio tra Marche e Umbria colpito dal terremoto di ieri sera, ricorda Fucili, “vanta molte eccellenze agroalimentari, dal pecorino dei Sibillini (presidio Slow Food) alle lenticchie di Castelluccio, dalla patata rossa di Colfiorito al salame di Fabriano. Il rischio è che le lavorazioni di questi prodotti pregiati “si interrompano e alcune aziende -dichiara Fucili – mi hanno già detto che annulleranno gli ordini ricevuti”. Coldiretti scenderà in campo a sostegno degli agricoltori e trasformatori colpiti. “Abbiamo già in essere una raccolta fondi nazionale per le vittime del terremoto, poi continueremo con iniziative solidali come ‘Caciotta Amica’ e soprattutto non mancherà il nostro sostegno logistico alle aziende che non possono più lavorare”, conclude.

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