E’ pronto a partire il Cern del Medio Oriente: si tratta di un super-microscopio Sesame costruito in Giordania, vicino ad Amman, destinato a rivoluzionare la scienza nella regione. L’accensione della macchina, come riporta Nature sul suo sito, è prevista per dicembre, quando i primi fasci di elettroni saranno iniettati nel suo anello di 133 metri, ma l’inizio delle prime ricerche è previsto per maggio 2017. Poiché mancano i fondi necessari a completare la struttura, Sesame, inizialmente opererà a metà della sua capacità prevista, ossia con due linee di luce, infrarossi e raggi X, e non quattro. Sesame (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East) è la prima struttura per la luce di sincrotrone nel Medio Oriente e rappresenta già il simbolo di una collaborazione internazionale all’insegna della scienza e della pace.
Avrà la funzione di un potentissimo microscopio e sarà utile sia per le ricerche nell’ambito della biologia che nella scienza dei materiali e nell’analisi dei beni culturali. La struttura è nata grazie alla collaborazione tra Bahrain, Cipro, Egitto, Iran, Israele, Giordania, Pakistan, Autorità palestinese e Turchia ma è stata finanziata anche da altri paesi, come l’Italia che ha dato un contributo significativo. Il cuore dell’acceleratore, ossia le cavità acceleranti, sono state costruite dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed Elettra Sincrotrone Trieste. Al progetto collaborano anche l’università Sapienza di Roma e la Città della scienza di Napoli. I lavori di creazione di Sesame sono iniziati nel 2003, fin’ora il progetto ha avuto un costo di 110 milioni di dollari. La donazione di componenti da parte del laboratorio Bessy di Berlino ha dato un forte impulso al progetto, che è stato patrocinato da Cern e Unesco, ma adesso sta soffrendo della mancanza di fondi a causa delle instabilità politiche della regione. ”Sesame – ha detto il direttore Khaled Toukan – è in una parte del mondo che sta attraversando tempi molto difficili politicamente e a causa delle instabilità sono venuti meno alcuni finanziamenti”.