Fu Andrea Bocelli a scoprirlo per primo, ed oggi ad inaugurare il percorso di astronomia per non vedenti dell’Osservatorio polifunzionale del Chianti, coordinato dall’astronomo Emanuele Pace. Inizia l’esperienza: la cupola si schiude, il telescopio puntato su Giove sorprende con l’emissione rilevata dalla sonda spaziale, rielaborata dagli scienziati della Nasa e un suono mai sentito prima, acuto e basso allo stesso tempo, pulsante e ondulatorio a intermittenza, pervade i sensi di tutti. “Questa è la musica senza confini della cultura – ha detto Andrea Bocelli – un’operazione lodevole quella messa in campo dall’Osservatorio e dall’Unione comunale che rende accessibile l’astronomia a quanti tra i non vedenti sognano, immaginano il cielo, si appassionano alla vita delle stelle, mi hanno colpito gli oggetti tattili e le riproduzioni dei pianeti di questo percorso che permettono di conoscere le dimensioni dei corpi celesti e le distanze fra essi, come anche quanto piccoli siamo noi abitanti della Terra rispetto alla grandezza dell’universo, straordinaria la sinfonia del sistema solare che sembra ricondurre al mistero dei suoni atavici, simboli viventi della nascita del mondo”.
L’esperienza del tenore si è ripetuta per Marte, Saturno, Venere, Luna, Terra, ascoltati dai diversi gruppi di non vedenti, coordinati da Antonio Quatraro dell’Unione Ciechi Italiana sezione Toscana, che si sono alternati nella visita nel corso dell’inaugurazione. “L’osservatorio del Chianti – commentano in una nota i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli – nasce come struttura pubblica, come casa della cultura astronomica e della divulgazione scientifica aperta a tutti – il suo marchio di fabbrica e’ legato ai Comuni di Barberino val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa che hanno creduto fortemente in questo investimento tanto da destinare una risorsa pari a 400 mila euro, oggi l’Osservatorio si arricchisce di un valore aggiunto, l’astronomia accessibile al mondo della disabilita’ con un’esperienza plurisensoriale destinata ad abbattere ogni barriera fisica e sociale. I non vedenti diventano protagonisti attivi di un percorso di conoscenza e approfondimento del lavoro di ricerca scientifica portato avanti dalla passione del team di astronomi, esperti e centinaia di cittadini volontari che operano nel polo chiantigiano”. “Una scommessa vinta che si è realizzata al termine di un percorso durato tre anni – ha detto Emanuele Pace, responsabile scientifico dell’Osservatorio insieme a Gianni Paoli e Brigida Cirillo – il progetto ‘Stelle oltre il buio’, finalizzato a rendere la scienza fruibile a chi non può vederla, ha previsto la realizzazione di strutture tattili e pianeti 3D e offre la possibilità di ascoltare i suoni originari emessi dai pianeti attraverso l’accesso diretto alla banca dati della Nasa”.
Il progetto, ideato dall’Unione Italiana Ciechi e dall’Associazione Ludica onlus è finanziato dal programma Pianeta Galileo del Consiglio Regionale della Toscana, dal Cesvot con i progetti di innovazione e di formazione e dal Lions Club di Barberino Montelibertas. Per poterlo realizzare sono state impiegate le moderne tecniche di stampa tridimensionale, messe a disposizione dalla società Paleos, che ha utilizzato i modelli di realizzazione pubblicati dalla Nasa e il lavoro degli astrofisici Nasa per convertire in suoni i segnali radio provenienti dai pianeti, dal sole e da altri oggetti dell’universo registrati dalle sonde spaziali. Bocelli ha lasciato il suo autografo nella cupola a fianco di quelli di Margherita Hack e di Paolo Nespoli. E’ stata anche inaugurata un’opera d’arte realizzata a quattro mani dai pittori Leopoldo Terreni e Domenico Antonacci e dedicata ai non vedenti.