Migliorare la capacità delle città e la resilienza per affrontare il cambiamento climatico deve rappresentare un obiettivo primario per il Vietnam, unanimemente riconosciuto tra i 5 Paesi al mondo più vulnerabili al cambiamento climatico. Il problema è stato discusso durante l’ultima Conferenza organizzata dall’ISET (Institute for Social and Environmental Transition). La situazione nel Paese asiatico e’ a dir poco preoccupante. “Il Vietnam – ha confermato una nota del Dipartimento Sviluppo Urbano del Ministero delle Costruzioni – ha circa 800 aree urbane. Di queste, 300 sono costiere e potranno quindi essere pesantemente influenzate dal cambiamento climatico, con fenomeni quali le inondazioni e l’intrusione di acqua salata. Inoltre, circa 140 -150 aree urbane in regioni montuose potranno essere interessate da frane, inondazioni, e altri fenomeni estremi con un impatto crescente”. Già dal 2008 il governo vietnamita ha predisposto un Piano Nazionale per rispondere alle “ingiurie” del cambiamento climatico. L’ISET è stato scelto per supervisionare il progetto nazionale e in ogni città è stato istituito un ufficio di coordinamento per lavorare con le autorità locali e per raccogliere e analizzare i dati.