I prezzi dei farmaci generici, in particolare di quelli per il trattamento dell’insufficienza cardiaca, possono variare così tanto che i pazienti non assicurati potrebbero non essere in grado di pagarli, secondo una ricerca preliminare presentata all’American Heart Association Scientific Sessions 2016 in corso a New Orleans (Usa). Una situazione che potrebbe aggravarsi con le modifiche alla riforma Obamacare che il neopresidente Donald Trump ha intenzione di mettere in campo. I ricercatori hanno esaminato 175 farmacie nell’area metropolitana di St. Louis per valutare quanto hanno fatto pagare i clienti non assicurati per tre farmaci generici usati per trattare questo disturbo: digossina, lisinopril e carvedilolo. E’ stato così calcolato che il loro costo per 30 giorni variava da 20 a 256 dollari (con un prezzo medio di 68) per i bassi dosaggi e da 12 a 397 per le dosi più alte, con un prezzo medio di 70 dollari. E se è comune per i pazienti con insufficienza cardiaca avere bisogno di 5-6 diversi prodotti ogni giorno, “possiamo aspettarci che molti rinuncino a comprarli, soprattutto se non assicurati”.