Dopo la paura di ieri, l’Arno resta osservato speciale. Proprio due giorni dopo le celebrazioni per il cinquantennio dell’alluvione, avevano destato preoccupazioni le ondate di piena di ieri pomeriggio e notte. Fortunatamente sembrano essere passate senza particolari criticità davanti alla Galleria degli Uffizi e l’altezza dell’acqua è andata progressivamente calando fino a tornare ad un livello pressoché normale per il mese di novembre. La situazione si sta dunque normalizzando: in serata è stato riaperto anche il ponte Vespucci, nel centro della città, chiuso da ieri nel primo pomeriggio. Il divieto di accesso era stato prolungato a causa della seconda ondata di piena passata la notte scorsa, in modo da attendere il ritorno dei livelli idrici ordinari per permettere di effettuare una verifica, ma in giornata il ponte è stato poi riaperto regolarmente.
Per domani è previsto un controllo subacqueo con laser scanner. Da ieri sera era stato riaperto anche il lungarno Serristori che era stato momentaneamente chiuso per consentire ai vigili del fuoco di recuperare dal fiume mezzi e container usati per il cantiere di lungarno Torrigiani, quello finito sotto acqua il 25 maggio scorso. “Ci è stato detto che rimetterlo in sesto entro il 4 novembre era uno spot elettorale. L’ondata di piena – ha detto oggi il sindaco Dario Nardella – ci ha dimostrato che se non avessimo finito quel cantiere nel tempo che ci siamo dati, ora avremmo ritardi di un anno sulla conclusione dell’intervento”. In tutta la Toscana il maltempo, ieri, ha fatto danni e disagi un po’ ovunque e il colpo di coda di oggi, con un forte vento, ha provocato ritardi nei traghetti da Livorno verso le isole, per un libeccio fino a 40 nodi.