Giappone: torna la paura Fukushima dopo il terremoto di magnitudo 7.4 e l’allerta tsunami

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Dopo il dicembre 2012 ecco che in Giappone ritorna il suono inquietante delle sirene che segnalano l’imminente pericolo di uno tsunami, mentre la forza della natura riporta alla mente lo stesso scenario apocalittico di quel marzo 2011, quando l’onda anomala travolse interi paesaggi. Secondo l’Agenzia meteorologica giapponese, la scossa di magnitudo 7.4 registrata alle 5:59 ora locale di martedì mattina, può essere collegata ai movimenti di assestamento che proseguono dal 2011, da quando quel terremoto di magnitudo 9.0 seguito dallo tsunami, causò oltre 18.000 vittime. L’ultimo sisma, con epicentro di profondità pari a 25 Km lungo una faglia che percorre la costa di Fukushima, ha causato 17 feriti in 4 diverse località, tra cui anche nella capitale, Tokyo. Peraltro gli esperti si attendono altri scosse di simile intensità nei prossimi giorni.

LaPresse/reuters
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Il terribile richiamo delle sirene ha spinto la popolazione ad abbandonare ordinatamente le abitazioni sulle zone costiere per dirigersi sugli altipiani: sono circa 13.000 i residenti delle province circostanti che si sono trovati a rivivere gli stessi attimi di paura di 5 anni fa. Le immagini in diretta del canale Nhk mostravano le auto in fuga che percorrevano le strade fermandosi regolarmente ai semafori, con un rispetto delle regole che supera ogni aspettativa soprattutto in una tale situazione di emergenza. Lo tsunami verificatosi nel porto di Sendai e lungo la costa di Fukushima non ha superato il metro e mezzo, ma ha comunque ribaltato 17 imbarcazioni di dimensioni ridotte. Tuttavia, la maggiore preoccupazione, oggi come in quel tragico 11 marzo 2011, è lo stato della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, attualmente inattiva e in fase di stabilizzazione.

LaPresse/reuters
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Durante una conferenza il gestore dell’impianto, la Tokyo Electric Power, ha ammesso che il sistema di raffreddamento nel reattore numero 3 contenente le barre di combustibile spento, si è interrotto per circa 90 minuti, senza peraltro presentare elementi di criticità. Nessuna anomalia rilevante, informava il capo di Gabinetto Yoshihide Suga, è stata rilevata nelle altre centrali nucleari. Nel frattempo alcuni servizi dei treni Shinkansen super veloci sono stati sospesi e tutti i voli da e per l’aeroporto di Sendai cancellati per precauzione a causa dell’allerta tsunami. A dimostrazione che, nonsotante la grande preparazione del popolazione del Giappone, – Paese dove statisticamente si registra il 20% dei terremoti di tutto il mondo con una magnitudo superiore a 6 – la natura è quasi sempre destinata ad avere il sopravvento. E di conseguenza il dibattito sulla riapertura delle centrali nucleari continuerà ad essere

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