Maltempo, Italia devastata da esondazioni, alluvioni e frane: Piemonte e Liguria le più colpite, danni anche in Calabria, Sicilia e Sardegna

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E’ finita ufficialmente in Piemonte la fase di allerta rossa per il maltempo. Alla luce dell’evoluzione della situazione meteorologica, il Centro funzionale di Arpa Piemonte ha disposto l’allerta arancione per tutto il territorio tranne le valli Toce, Varaita, Maira e Demonte, dove l’allerta è gialla, e la valle Scrivia, dove non c’è allerta. La piena del Po tra cuneese e torinese desta però preoccupazione e c’è un disperso a Perosa Argentina in provincia di Torino in Val Chisone. Il Tanaro fa ancora paura nel Cuneese e ad Asti. Il Bormida è straripato ad Alessandria. Il disperso nel torinese è un 70enne che è finito nelle acque del rio Albona, in una borgata a Perosa Argentina, quando, assieme al figlio, stava cercando di mettere al riparo alcuni cavalli e il terreno ha ceduto. Sono state per ora sospese le ricerche dell’uomo in quanto è impossibile avvicinarsi alla zona.

LaPresse/Andrea Negro
LaPresse/Andrea Negro

Nel Cuneese molte strade provinciali sono interrotte. Ad Alba le scuole rimarranno chiuse anche domani. Restano problemi di viabilità in tutta la regione piemontese, con numerose strade chiuse a causa di frane. Alcune tratte ferroviarie sono state interrotte tra Piemonte e Liguria: la linea Alessandria- Savona Alba-Bra, Torino-Pinerolo tra None e Candiolo.Per il passaggio concomitante delle piene di Tanaro e Bormida è stato ritenuto opportuno chiudere il transito sul Bormida.A Torino intanto domani riprenderanno le operazioni di recupero dei due battelli Valentino II e Valentina II che fanno servizio turistico sul Po e che questa mattina a seguito della piena e della spinta di tronchi mossi dalle acque si sono sganciati dagli ormeggi dei Murazzi e sono finiti contro la prima arcata del ponte Vittorio in piazza Vittorio. Una delle due imbarcazioni è in seguito affondata ed è stata trascinata dalla corrente fino alla diga del Pascolo. Alle porte di Torino, il torrente, Chisola che affluisce nel Po, a Moncalieri è esondato questa mattina a causa del cedimento di un argine di Vinovo, e ha allagato le Borgate di Tetti Piatti, Tetti Rolle e Tagliaferro. Sono interessate mille persone. Interi quartieri sono stati chiusi e diversi condomini sono stati evacuati anche nella zona torinese di Fioccardo, alle porte di Moncalieri. Scenderà in campo anche l’Esercito che invierà una cinquantina di militare per aiutare nei soccorsi nelle zone alluvionate nel cuneese.

LaPresse/Marco Alpozzi
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La situazione in Piemonte è simile a quella che si presenta in Liguria. Anche qui l’allerta è scesa a gialla, anche se resta alta la criticità in alcune zone, come nell’entroterra savonese. “La Liguria ha reagito bene“, ha detto oggi il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, sottolineanto che la macchina che si è messa in moto della Protezione civile ha funzionato e ha risposto prontamente alle criticità delle intense precipitazioni. Per fronteggiare l’emergenza maltempo, centinaia di persone tra operatori della Croce Rossa, Protezione civile e volontari si sono attivati nelle due regioni del nord ovest italiano colpite dalla violenta ondata di maltempo per soccorrere ed evacuare chi si trovava in difficoltà. A Dego, in provincia di Savona, dove sono esondati il Bormida e altri piccoli fiumi, gli operatori hanno aiutato la popolazione a fermare l’ingresso dell’acqua all’interno delle case. A Pietra Ligure è esondato il torrente Maremola e molte vetture sono state travolte dalla forza della corrente. Ci sono stati danni alle strade comunali e provinciali con frane e smottamenti diffusi in diverse parti del territorio, con paesi e frazioni isolate. Numerose anche i fenomeni di esondazioni dei corsi d’acqua che hanno portato anche all’allontanamento delle persone dalle abitazioni e moltissimi casi di black out elettrici. Intanto è stato approvato lo stato di emergenza richiesto dal presidente della Liguria Giovanni Toti aveva inviato al Governo. Tra Savona e Imperia sono state sfollate almeno 200 persone a titolo precauzionale. Resta comunque alto il livello di attenzione sia in Piemonte sia in Liguria, con gli operatori pronti a partire in qualsiasi momento in caso di ulteriori emergenze, ma solo dopo la nottata si potranno valutare le conseguenze.

LaPresse/Marco Alpozzi
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Il conto del ciclone di fine novembre risulta comunque pesante: c’è una vittima, Mauro Costaguta, il pescatore di 73 anni che era scomparso alla foce dell’Entella, e due dispersi, l’anziano appassionato di cavalli a Perosa Argentina (Torino), Sergio Biamino, e un allevatore di Sciacca (Agrigento), Vincenzo Bono. Il numero dei dispersi sale a tre se si aggiunge il migrante scomparso nei giorni scorsi a Ventimiglia, probabilmente inghiottito dal fiume Roya. Centinaia gli sfollati, tra le province di Cuneo e nella provincia di Torino, 210 solo a Moncalieri, dove l’esondazione del fiume Chisola ha allagato tre borgate. I danni materiali sono molto ingenti: l’assessore allo Sviluppo Economico della Liguria, Edoardo Rixi, ha stimato approssimativa 100 milioni di euro. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, riconosce che in Piemonte ci sono stati “danni importanti”, che si valuteranno “quando sara’ finita la fase dell’emergenza”, per il momento l’allerta rossa è solo limitata alle fasce lungo i fiumi in piena, ma il colmo di Tanaro, Bormida e Po fa ancora paura, solo dopo la prossima notte l’emergenza si potrà considerare conclusa. Oggi il premier Matteo Renzi ha seguito l’evoluzione, elogiando il lavoro dei volontari e assicurando “azioni immediate”. Domani il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, farà un sopralluogo nelle zone più colpite, come Garessio (Cuneo), dove per tutto il giorno oggi sono stati spalati fango e detriti. “Sono giorni terribili – dice il sindaco Sergio Di Steffano – per fortuna non abbiamo perso vite umane, ma i danni sono incalcolabili”.

Fiumare dei Peloritani in piena
Fiumare dei Peloritani in piena

Le piogge hanno colpito pesantemente anche la Calabria, in particolare la Locride, dove è stata interrotta una linea ferroviaria, e il Crotonese. In Sicilia il maltempo ha flagellato l’Agrigentino con frane, alluvioni e esondazioni. Danni anche nel Cagliaritano, mentre ad Amatrice le pessime condizioni meteo hanno costretto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rinviare la visita. E una nuova allerta incombe su Piemonte e Valle d’Aosta: il rischio di valanghe, soprattutto dopo le abbondanti nevicate oltre i 2.000 metri e le temperature miti previsti nel weekend.

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