Nascite, continua il dramma Italiano: quello che (non) ci ha insegnato il “Fertility Day”

MeteoWeb

I dati pubblicati oggi dall’Istat nell’ultimo rapporto su natalità e fecondità sono drammatici: l’Italia si conferma un Paese in profonda crisi, destinato al suicidio biologico con tassi di fertilità (nascite per donna) ai minimi storici nel mondo. Nel 2015, infatti, sono nati soltanto 485.780 bambini, 17 mila in meno rispetto all’anno precedente e addirittura 90 mila in meno rispetto al 2008. Il tasso di fertilità è sceso a 1,35 per donna (nel 2010 era di 1,46), ormai è quasi la metà rispetto a quello di Francia e Gran Bretagna. E continua anche ad aumentare l’età media in cui le donne diventano madri (31,7 anni) e gli uomini diventano padri (35,3 anni), ben oltre la media europea e mondiale.

Scaricando il rapporto integrale possiamo osservare la drammaticità di una situazione dovuta a molteplici fattori, impossibili da analizzare singolarmente in un unico articolo. La riflessione che però emerge in modo palese è quella legata all’approccio culturale dell’Italia con il tema della fertilità. Ogni giorno, da anni, celebriamo varie “Giornate Nazionali di…” e “Giornate Internazionali di…“, come importanti momenti di analisi e riflessione su tematiche scientifiche, sociali e culturali che riguardano molto da vicino la nostra vita, la salute del nostro corpo, la nostra società civile. Recentissima, la giornata contro la violenza sulle donne ha alimentato un dibattito molto significativo, che ha certamente portato a risultati importanti (basti pensare l’effetto suscitato della pubblicazione da parte della Presidente della Camera Laura Boldrini di un post su facebook con i nomi di cittadini che la offendevano in modo molto pesante). E adesso, Giovedì 1 Dicembre, celebreremo la Giornata Mondiale contro l’AIDS, che da anni consente di migliorare consapevolezza sui rischi e percorsi di cura.

Fertility DayEcco perchè riteniamo che lo scorso 22 settembre abbiamo perso una grande occasione. Era il giorno del “Fertility Day” voluto dal Ministero della Salute proprio per accendere i riflettori sul tema della salute sessuale e riproduttiva. Invece abbiamo preferito, a differenza di tutte le altre “Giornate di…“, non entrare proprio nel merito del tema e scagliarci contro la stessa istituzione di questo momento di riflessione in realtà molto importante. Una polemica che ha unito un po’ tutti: i bigotti puritani e i radical chic in una mai vista prima coalizione d’intenti contro la semplice idea di evitare anche di parlarne. Perché sembra che sesso, fertilità e riproduzione debbano sempre essere argomenti-tabù.

priapismo sesso pene uomoEppure per tante coppie italiane non manca la voglia di avere uno o più bambini; a fronte di chi li considera un peso per il proprio portafoglio o la propria carriera, ci sono tante donne e tanti uomini che vivono con la speranza quotidiana di coronare il sogno di una vita. E in questo caso il problema non è legato alle scelte politiche sui bonus statali per i figli nati o le sovvenzioni alle famiglie numerose: si tratta, piuttosto, di un aspetto esclusivamente scientifico legato alla salute e alla fertilità della coppia. Di questo si dovrebbe parlare, per alimentare una cultura della consapevolezza e vivere con più serenità e coscienza la propria vita sessuale e feconda.

sesso feliceAvremmo potuto imparare – ad esempio – che due dosi di alcol al giorno riducono la fertilità delle donne del 18%, o che l’inquinamento ambientale è tra le cause dell’infertilità maschile, o ancora che se fa troppo caldo crolla la produzione di spermatozoi. Su MeteoWeb negli anni abbiamo approfondito in modo particolarmente dettagliato il rapporto tra la fertilità e il clima, ma sul tema sarebbe doveroso agire a 360° a partire dalle scuole, inserendo l’educazione sessuale tra le materie didattiche di base. Bisogna impegnarsi in modo adeguato per superare questo tabù e dissociare finalmente il luogo comune tutto italiano del binomio sesso-porno, sostituendolo l’ilarità con cui nel nostro Paese siamo soliti approcciarci a queste tematiche (la notizia dei gemiti nel confessionale durante una messa nel Duomo di Cesena ha fatto più scalpore rispetto ad ogni articolo con approccio scientifico sul Fertiliti Day) alla serietà del reale binomio sesso-fertilità, prettamente scientifico.

fecondazione assistitaE in questa riflessione entrano in modo prepotente le nuove scoperte e tecnologie che consentono ogni giorno che passa a nuove coppie di avere un figlio e superare i problemi di infertilità: le ultime frontiere della fecondazione assistita (che non è certo più una novità), sovrapposte ai dati dell’Atlante della fertilità pubblicato dall’Istituto Internazionale della Sanità ci consentono di capire in modo inequivocabile in quale direzione vadano scienza e ricerca per risolvere i problemi di infertilità che affliggono tante coppie.

SESSO UNDER 14 - CopiaPerché se quello della denatalità è un vero e proprio dramma italiano, non dobbiamo essere sempre pronti a dare la colpa soltanto agli “altri“. Al governo, al lavoro, allo stile di vita, al destino, alla fortuna o alla cicogna che ha sbagliato strada. La nostra vita dipende da noi, e basta aprire gli occhi per percorrere la strada che ci porta a raggiungere davvero ciò che vogliamo. Nelle scelte che facciamo ogni giorno, da un punto di vista umano e da un punto di vista scientifico.

Fertility-Day-1Quantomeno, parliamone. E’ quello avrebbe dovuto essere il “Fertility Day“, invece non ci ha potuto insegnare granché perchè l’abbiamo buttata a “caciara“. Ce ne ricordiamo più per le polemiche su slogan e manifesti (alcuni effettivamente infelici, altri come quello accanto decisamente azzeccati) che per i contenuti. Invece è proprio sull’aspetto scientifico che bisognerebbe divulgare informazioni preziose nel modo più corretto possibile, per amore della scienza ma – in questo caso – anche per amore della vita.

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