Presentato il programma pluriennale Opus 2065 voluto da Marino Golinelli e presentati all’Opificio bolognese in un incontro al quale ha partecipato, tra gli altri, il ministro della pubblica Istruzione, Stefania Giannini. Tra i progetti è previsto un dottorato residenziale in Data Science e un Centro Arti e Scienze progettato dall’architetto Mario Cucinella. Il Cda, guidato dal presidente Andrea Zanotti, ha ideato un progetto che si è avvalso della collaborazione di alcuni autorevoli protagonisti della ricerca e della cultura italiana, come i rettori dell’Universita’ di Bologna, Francesco Ubertini, e del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone. Con questi due Atenei si avvia a Opificio una nuova sperimentazione didattica, che istituirà una Scuola di Dottorato residenziale in Data Science (coinvolgendo anche il Cineca), un’Alta Scuola per laureandi dei corsi di Laurea Magistrale, un Training Lab per professori per individuare nuovi approcci e metodi di formazione. “Chi voglia indagare con uno sguardo più acuto il futuro – aggiunge Zanotti – deve guardare alla capacità di anticipazione tipica del connubio arti e scienze”.
Questo tema avrà un’attenzione peculiare, con una serie di mostre e iniziative a supporto di tutte le azioni di Opus 2065 che troveranno un proprio luogo nel Centro Arti e Scienze Golinelli. Al ministro Giannini è stato consegnato l’appello ‘Immagina. Un domani per i giovani e il Paese’, documento che raccoglie la convergenza ideale delle personalita’ coinvolte nella sua messa a punto. “L’avvio di Opus 2065 – ha sottolineato Marino Golinelli – nasce da due considerazioni: la Fondazione e’ oggi un soggetto di innovazione che va oltre l’azione di sussidiarietà orizzontale fin qui svolta; la Fondazione intende far fronte allo sviluppo di progettualità avanzate per costruire una scena di futuro per le nuove generazioni”. Il progetto è supportato dalla donazione di 30 milioni di euro che Golinelli, in accordo con la moglie Paola Pavirani, ha messo a disposizione.