Salute: “La sifilide non è mai scomparsa, ma viene sottovalutata”

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“La sifilide non è mai scomparsa e, a causa dei quel falso senso di sicurezza, oggi i casi sono in aumento”. Lo ha detto all’Agi Spinello Antinori, docente di Malattie Infettive all’Università di Milano e dirigente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando l’aumento di casi di sifilide registrato a Cagliari. “C’è stato un periodo in cui i casi di sifilide, cosi’ come di altre malattie sessualmente trasmissibili, sono diminuiti grazie alla maggiore attenzione verso la prevenzione dell’Hiv che, in passato, faceva molta più paura di oggi”, ha spiegato Antinori.

“Ora che sappiamo che ci sono farmaci – ha continuato – che permettono di cronicizzare l’infezione da Hiv, di fare profilassi pre e post esposizione, l’attenzione verso tutte le malattie sessualmente trasmissibili e’ diminuita e di conseguenza sono iniziati ad aumentare i casi di infezione”. Il problema non è solo la sifilide. “Ma sono aumentati anche i casi di gonorrea, clamidia, ecc”, ha detto Antinori. “I più colpiti sono i giovani dai 20-25 anni fino ai 40-45 anni. Ma anche i piu’ adulti – ha aggiunto – non sono immuni dal pericolo. Qualche settimana fa ho diagnosticato la sifilide a un paziente di 75 anni”. Per l’esperto, il problema non e’ solo la scarsa consapevolezza da parte dell’opinione pubblica. “Ma anche la scarsa consapevolezza di medici e specialisti che sottovalutano o non riconoscono i sintomi di queste malattie, ritardando la diagnosi, come e’ successo al mio paziente 75enne”, ha concluso Antinori.

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