“Giornate come questa, che portano gli studenti a parlare di terremoto e di prevenzione, sono importanti e sottolineano la responsabilità di ognuno di noi per la protezione da un sisma: il problema, in Italia, va compreso come complesso, perché non c’è solo il tema più facile di costruire bene e in sicurezza, ma anche quello di mettere in sicurezza ciò che è già stato costruito. La sfida pertanto e’ quella di trovare nuovi approcci e nuove metodologie, e mettere a frutto ciò che abbiamo studiato in questi anni, per fare una grande opera di messa in sicurezza”. Lo afferma la responsabile dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, stamani a Potenza, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata, dedicata ai temi della prevenzione e dell’analisi del rischio sismico.
“Sono passati alcuni decenni dal 23 novembre 1980 – ha proseguito – e questi anni non sono passati completamente invano: non si sapeva bene che cosa fosse un terremoto in termini di effetti sulla popolazione e sul territorio, e oggi invece le nostre comunità scientifiche e tecniche sono all’avanguardia per lo studio dei Terremoti, per la geologia e l’ingegneria sismica, e lo si deve a un grande impegno del nostro Paese. Ma c’è ancora tanto da fare, anche in termini di Protezione civile, e bisogna aumentare ancora di più la nostra capacita’ di gestire l’emergenza. Siamo ancora in piena gestione – ha continuato Postiglione – dell’emergenza terremoto nel Centro Italia: il nostro pensiero oggi non può che andare alle famiglie e alle popolazioni cosi’ duramente colpite, ma ancora più ampio e’ il campo di ciò che si può fare in materia di prevenzione, di quella preparazione al terremoto che verrà ancora, nuovamente, in qualche altra parte d’Italia, o nelle stesse zone in cui ha già colpito. Su questo c’è anche una nuova e importante consapevolezza. Siamo convinti che – ha concluso – la prevenzione passa anche dai cittadini”.