Il decreto Terremoto varato in Cdm il 4 novembre entrerà in vigore appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma con necessità di alcune modifiche, e approdato alla firma del Capo dello Stato. In 12 articoli sono fissate le misure urgenti dopo le forti scosse del 26 e del 30 ottobre, allargando il numero dei Comuni toccati dal decreto legge varato dopo il sisma del 24 agosto e confermando i poteri del Commissario straordinario per la ricostruzione.
MODULI ABITATIVI – Parte l’operazione moduli provvisori, i sindaci indicheranno alla Protezione civile le aree per i container: in assenza di indicazioni, procederà il Capo della protezione civile con la Regione. Per fornitura e noleggio dei moduli e relative gare saranno possibili alcune deroghe al Codice appalti e non c’è obbligo di usare la banca dati istituita presso l’Anac, a cui pero’ vanno trasmessi gli atti di gara.
RUOLO SINDACI, ASSUNZIONI NEI COMUNI – I sindaci sono autorizzati a portare avanti le opere di messa in sicurezza e gli interventi indispensabili anche sui beni artistici e culturali, per evitare danni ulteriori. Previste fino a 350 assunzioni, per un anno, con contratti a termine nei Comuni più colpiti, in deroga ai vincoli di spesa.
PATRIMONIO CULTURALE – Agli interventi sul patrimonio artistico danneggiato si applica il Codice appalti e per i lavori sotto i 40 mila euro si puo’ procedere senza gara. La Soprintendenza puo’ reclutare fino a 20 unita’ di supporto.
ALLEVATORI E AGRICOLTORI – Risorse per le attivita’ agricole fino a 500 mila euro e agli allevatori con importi che fissera’ il Ministero dell’Agricoltura. Le imprese possono avere rimborsi per interventi urgenti, affitto e acquisto macchinari.
SCUOLE – I dirigenti scolastici possono derogare al numero minino e massimo di alunni per classe e istituire posti di insegnati e personale Ata. Per far questo viene autorizzata la spesa di 5 milioni per il 2016 e di 15 milioni per il 2017.
VOTO REFERENDUM – Gli sfollati che hanno dovuto lasciare il Comune di residenza potranno votare al referendum del 4 dicembre nel luogo in cui sono temporaneamente alloggiati. Per farlo, dovranno far pervenire entro il termine di 5 giorni prima del voto, domanda al sindaco del Comune in cui dimorano, con copia del documento di identita’.
ONERI ANNO PER ANNO – Per le misure previste nel decreto si stimano oneri per 412,54 milioni di euro nel 2016 aumentati a 418,54 milioni “ai fini della compensazione in termini di fabbisogno e indebitamento”; e a seguire per 346,11 milioni nel 2017; 280,7 milioni nel 2018; 62,4 milioni nel 2019; 41,9 nel 2020; 2 milioni nel 2021 e 0,14 nel 2022. Entro 10 giorni dall’entrata in vigore il Ministero dell’Economia e’ autorizzato ad adottare le variazioni di bilancio e eventualmente le anticipazioni di tesoreria.