Terremoto, il fenomeno dei sismi indotti: dalla Spagna all’Oklahoma ecco alcuni casi del passato

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Ultimamente si parla molto di sismi indotti, terremoti causati dall’uomo, sismicità indotta. Si tratta di un argomento delicato su cui non bisogna fare confusione e sul quale troppo spesso vengono dette cose non corrette o diffuse vere e proprie bufale.

I terremoti sono fenomeni naturali, che avvengono per via dell’attività tettonica presente sul pianeta Terra. L’uomo non ha niente a che vedere con loro: avvengono laddove le placche tettoniche collidono, per lo slittamento di enormi fratture situate nel sottosuolo, chiamate faglie. Sono sempre avvenuti e sempre avverranno.

Ci sono dei casi però in cui l’attività dell’uomo può causare sismi indotti: terremoti indotti, cioè fenomeni naturali innescati dall’attività umana, sono stati correlati ultimamente – soltanto in certi casi – alla tecnica di estrazione petrolifera nota come fratturazione idraulica, in inglese “fracking”. Il caso più eclatante è quello dell’Oklahoma, uno stato degli Stati Uniti lontano da margini tettonici, quasi asismico fino a pochi anni fa. Dal 2009, da quando in questo stato si è cominciato ad usare la tecnica del fracking per estrarre gas e petrolio, il numero di terremoti è aumentato in modo esponenziale.

la-na-g-oklahoma-quakeswebNel 2011 e nel 2016 ci sono stati anche terremoti di magnitudo superiore a 5.0, con danni associati. Il Servizio Geologico statunitense ha collegato questa crescita pazzesca del numero dei terremoti in Oklahoma all’attività umana, ed ha parlato apertamente di sismicità indotta. La tecnica del fracking, basata sull’iniezione di fluidi in pressione nel sottosuolo per far fuoriuscire gas e petrolio, ha sostanzialmente modificato l’assetto di quell’area, facendo muovere faglie che altrimenti non avrebbero quasi registrato attività.

La sismicità indotta può essere legata anche ad altri tipi di attività umane sempre legate allo sfruttamento delle risorse energetiche: è il caso dello stoccaggio di gas nel sottosuolo. Una tecnica che si è diffusa negli ultimi anni, specie nei paesi privi di giacimenti, che devono importare gas e petrolio dall’estero.

gas_sotterraneo_valenciaRecentemente ad esempio, la Spagna aveva realizzato un deposito di stoccaggio sotterraneo al largo del delta dell’Ebro, nella zona di Valencia. Attraverso una piattaforma, il progetto Castor, venivano iniettate nel sottosuolo enormi quantità di gas importato dall’estero. Il motivo? In caso di fenomeni catastrofici, crisi geopolitiche, guerre, la Spagna avrebbe avuto la sua riserva di combustibile per far fronte a un periodo di isolamento. Il problema è che l’iniezione di quel gas nel sottosuolo causò uno sciame sismico che andò avanti per anni causando forte apprensione fra la popolazione della costa, in un’area peraltro moderatamente sismica. In questo caso le faglie, che altrimenti sarebbero rimaste probabilmente ferme per lungo tempo, erano state mobilizzate dal gas in pressione.

Fracking In CaliforniaQuelli sopracitati sono stati due casi be particolari nei quali i geologi hanno confermato la natura indotta dei sismi. Bisogna però sottolineare che non si può considerare sismicità indotta qualsiasi evento sismico che avvenga in aree dove esiste anche attività antropica. Per saperlo bisogna attenersi agli studi scientifici. Ogni area è diversa dalle altre per un’infinita serie di motivi. Da sottolineare infine che la sismicità presente attualmente sull’Appennino nulla ha a che vedere con la sismicità indotta. Non si può quindi fare la relazione iniezione nel sottosuolo-terremoto sismoindotto se non sulla base di studi e analisi. Questo va detto, per non farsi convincere da voci e “bufale” che girano ormai sempre più insistentemente sul web, totalmente “a-scientifiche”.

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