Terremoto, Fucksia: “I tecnici siano abilitati ad effettuare valutazioni sull’agibilità degli edifici”

MeteoWeb

“La gravità del Terremoto che ha colpito il Centro Italia, l’eccezionale estensione dell’area colpita e l’emergenza in corso ci inducono a chiedere di adottare provvedimenti straordinari, autorizzando gli iscritti all’ordine degli architetti e degli ingegneri strutturisti che abbiano già prestato la propria opera nei precedenti eventi sismici, e che ne facciano richiesta, a prestare l’opera di valutazione, perché possono vantare, al pari dei dipendenti pubblici, un ‘curriculum sul campo’ e poter così essere posti nelle stesse condizioni e possibilità di azione”.

L’invito arriva dalla senatrice Serenella Fucksia (Gruppo Misto) attraverso una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi e al capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Nell’area colpita dal sisma – ricorda Fucksia – sono circa 200.000 gli edifici che devono essere censiti per verificare i danni subiti e l’agibilità. Un numero talmente elevato che ha messo in difficoltà le strutture regionali della Protezione civile i cui tecnici, pur avvalendosi dell’aiuto fornito da architetti e ingegneri strutturisti volontari, provvisti dell’attestato di frequenza del corso di formazione sulla “Valutazione di agibilità e rilievo del danno” come previsto dal DPCM del 2012, non riescono a valutare celermente lo stato effettivo degli edifici stessi, poiché il numero dei tecnici complessivi abilitati alla valutazione sono del tutto insufficienti”.

Da qui il suggerimento da parte della senatrice di “estendere anche ai liberi professionisti che hanno già effettuato, al pari dei dipendenti pubblici, questo tipo di soccorso sul campo. Sono numerosi – spiega – ma attualmente inutilizzabili, perché privi dell’attestato del corso organizzato dalla Protezione Civile. Che siano effettivamente in grado di svolgere questo delicato e fondamentale controllo, è testimoniato dal fatto che la stessa Protezione Civile ha conferito loro un ‘attestato di benemerenza’ per l’opera svolta in precedenza. Non ci appare questo il momento in cui far prevalere sulla sostanza l’iper-regolamentazione rigida delle procedure burocratiche. Inoltre – conclude Fucksia – spesso le richieste di sopralluogo sono per danni irrisori, ciò sottrae tempo prezioso agli enti ufficialmente preposti a gestire l’emergenza, pertanto un’attivazione volontaria dei professionisti comunque certificati, favorirebbe anche una preselezione degli edifici da esaminare”.

Condividi