“L’intervento di messa in sicurezza, dove possibile, può costituire il primo passaggio per la futura opera di consolidamento e restauro. Noi procederemo caso per caso privilegiando lotti di interventi definitivi. Il mio apporto prevalente sarà quello di pianificare interventi già definitivi“. Lo spiega all’Adnkronos l’ingegnere Paolo Iannelli il Soprintendente speciale per le aree colpite dal terremoto nominato dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini. “In alcuni casi i ponteggi servono per non incrementare il danno. Lavoreremo sia per ottimizzare questo passaggio, mettendo in sicurezza i manufatti laddove necessario, sia per mettere in pista interventi di restauro definitivi“, aggiunge Iannelli che promette poi massimo coordinamento con soprintendenze locali e commissario per la ricostruzione. Un lavoro, quello di Iannelli, che guarda alle operazioni legate all’emergenza ma che si proietta anche sul versante della prevenzione: “Il ministero – dice – da anni si muove sulla prevenzione. E’ evidente che ora si parli di emergenza e ricostruzione, ma ci sarà in forma indiretta anche un ritorno sulla prevenzione perché si individueranno delle linee guida valide anche per il futuro“. Quanto invece al rapporto che la soprintendenza speciale intratterà con quelle territoriali, Iannelli sottolinea che l’obiettivo è “di creare una squadra. Il mio compito sarà quello di supportare l’attività in essere e migliorare i punti carenti creando una squadra efficiente Si tratta di una sfida. Noi saremo in prima fila insieme alle unità territoriali“. Un confronto e un dialogo costante che Iannelli dovrà intessere anche con il commissario per la ricostruzione Vasco Errani “che coordina tutto facendo camminare la macchina. Ci sono già stati dei contatti in passato e ci siamo conosciuti qualche settimana fa. A brevissimo ci sentiremo e cominceremo a coordinarci. Ci sono già percorsi in essere per garantire l’operatività“, afferma Iannelli. Sulle risorse da mettere in campo, “stiamo pensando per ora alle risorse umane, prima ancora che economiche, utili a creare la struttura. Le risorse economiche saranno governate in una strategia più ampia -precisa Iannelli- quelle generali sono gestite da Errani mentre il Mibact ne governerà alcune specifiche“. Il Soprintendente speciale evidenzia infine che con i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale si continuerà a lavorare in sinergia, nei rispettivi campi d’azione: “I Carabinieri stanno già costituendo un punto di riferimento essenziale per la messa in sicurezza e il trasferimento dei beni mobili nei depositi, oltre che nell’attività di vigilanza. Attività che stanno svolgendo in modo splendido. Il coordinamento continuerà anche se gli interventi veri e propri sugli immobili non rientrano nella loro mission“.