C’è anche un pezzo di storia della Chiesa fra li danni del terremoto. A Ussita (Macerata) le scosse del 30 ottobre hanno danneggiato gravemente la tomba del cardinale Pietro Gasparri, nato qui nel 1852, nominato cardinale nel 1907 da papa Pio X, camerlengo di Santa Romana Chiesa, dal 1914 segretario di Stato per volere di Benedetto XV. Gasparri, diplomatico e canonista, si dedicò alla promulgazione del Codice di diritto canonico, ma viene ricordato soprattutto perché l’11 febbraio del 1929 sottoscrisse i Patti Lateranensi con Benito Mussolini, sotto Pio XI: i patti che decretarono una ritrovata pace tra Chiesa e Stato, dopo Porta Pia. Il primo centenario del Codex Iuris Canonici cade nel 2017 e il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato e il prof. Giuseppe Rivetti, direttore del Centro studi card. Pietro Gasparri, vogliono celebrare l’evento in grande stile, se possibile facendo restaurare la tomba del cardinale.
Gasparri, figlio di pastori, dopo aver ottenuto successo fuori dalla patria, si adoperò molto per la terra d’origine: donò infatti a Ussita l’attuale palazzo comunale, che ora rischia di crollare, e fece realizzare un cimitero monumentale nel luogo dove anticamente c’era il castello adibito, durante l’inverno, come rifugio per le famiglie dei pastori quando questi partivano per la transumanza nel Lazio. Il sindaco vorrebbe attivare un “canale preferenziale per riparare questi luoghi“, mentre alle celebrazioni del Codex l’Università inviterà personalità del mondo accademico e del diritto, e l’attuale segretario di Stato Vaticano card. Parolin. Rinaldi chiede che la ricostruzione parta dalla valorizzazione e promozione delle peculiarità delle Marche e dalle eccellenze e tradizioni locali. ”Un territorio meraviglioso, – dice Adornato – che è stato sconvolto dal Terremoto ma dove la gente è pronta a ritornare, per renderlo nuovamente accogliente”.